Colombia: attentati contro polizia nel Cauca, fortemente danneggiate anche una chiesa e una canonica

Dopo un fine settimana di terrore segnato dagli attentati e dalla violenza dei dissidenti delle Farc in almeno sei comuni del dipartimento colombiano del Cauca, nel sudovest del Paese, l’arcivescovo di Popayán, mons. Omar Alberto Sánchez Cubillos, ha alzato la voce per esprimere il “dolore e lo sgomento” di una regione che, secondo le sue parole, sta “perdendo vite, beni e speranza”.
Gli attacchi, il più grave dei quali si è verificato nella frazione di El Carmelo (Cajibío), hanno avuto come obiettivo principale la stazione di polizia del paese, causando la morte dell’agente David Fabián Rodríguez Navarro e il ferimento di almeno altri quattro agenti in divisa. La violenza si è estesa anche alla popolazione civile e al patrimonio comunitario, compresa la chiesa, dove decine di fedeli che assistevano alla messa domenicale hanno dovuto interrompere le loro preghiere per rifugiarsi dai colpi di arma da fuoco e dalle esplosioni.
Mons. Sánchez Cubillos ha descritto in dettaglio i danni subiti dal luogo sacro: “Non è la prima volta che le nostre chiese vengono colpite. La casa parrocchiale è stata distrutta quasi all’80%, e anche la chiesa, che le comunità aiutano a costruire con tanto amore”. Ha sottolineato che questa distruzione “invia un messaggio molto drastico” e ha enfatizzato: “Se si tratta di proporre un’idea di futuro, questo linguaggio è sbagliato”. Il presule ha lanciato un energico appello alla ponderatezza ai gruppi armati illegali, avvertendo che queste azioni non portano alla pace, ma radicalizzano il conflitto.

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