Leone XIV: udienza, “Dio non ha paura del tempo che passa”, “cerchiamo risposte rapide, soluzioni immediate, ma Dio lavora nel profondo”

“Dio non ha paura del tempo che passa, perché è Signore anche dell’attesa”. Lo ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata al Sabato Santo. “Anche il nostro tempo ‘inutile’, quello delle pause, dei vuoti, dei momenti sterili, può diventare grembo di risurrezione”, ha assicurato Leone XIV: “Ogni silenzio accolto può essere la premessa di una Parola nuova. Ogni tempo sospeso può diventare tempo di grazia, se lo offriamo a Dio. Gesù, sepolto nella terra, è il volto mite di un Dio che non occupa tutto lo spazio. È il Dio che lascia fare, che attende, che si ritira per lasciare a noi la libertà. È il Dio che si fida, anche quando tutto sembra finito. E noi, in quel sabato sospeso, impariamo che non dobbiamo avere fretta di risorgere: prima occorre restare, accogliere il silenzio, lasciarci abbracciare dal limite”. “A volte cerchiamo risposte rapide, soluzioni immediate”, ha osservato il Papa: “Ma Dio lavora nel profondo, nel tempo lento della fiducia”. Il sabato della sepoltura, allora, “diventa il grembo da cui può sgorgare la forza di una luce invincibile, quella della Pasqua”.

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