Canonizzazione Frassati: card. Semeraro, “un alpinista dello spirito”

(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

“Un alpinista dello spirito”. Così il card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le cause dei Santi, ha definito Pier Giorgio Frassati, cui ha dedicato un libro, attualmente in uscita, che porta lo stesso titolo. Una figura, quella di Frassati – ha spiegato intervenendo alla conferenza stampa di presentazione delle iniziative dell’Azione cattolica Italiana in vista della canonizzazione d domenica prossima – che ha ispirato anche Giovan Battista Montini, il quale pur non avendolo conosciuto direttamente lo aveva studiato e poi definito così: “È un forte”, rimandando alla radice del termine latino “vir”, che indica l’uomo. “Papa Francesco era un entusiasta di Frassati”, ha poi detto Semeraro rivelando che Bergoglio “conosceva Frassati, perché suo papà, quando abitava a Torino, lo aveva conosciuto, anche se erano in due parrocchie diverse. Prima di emigrare in Argentina, volle andare a pregare sulla sua tomba”. “Otto giorni prima che  morisse – ha inoltre rivelato Semeraro – con Papa Francesco abbiamo ancora parlato di Frassati”. “Un profeta di ciò che il Concilio Vaticano II dirà del fedele laico”, l’altra definizione usata dal cardinale, che ha citato il n. 31 della Lumen Gentium. Nel suo libro, Semeraro cita un passo del teologo Karl Rahner mai pubblicato finora in italiano, in cui tra l’altro vi si legge: “Nel santo di oggi dobbiamo trovare tutto ciò che costituisce l’umana esistenza. Un tipo di vita santa dove l’essere uomo e l’essere cristiano formano un tale unità che nessuna delle due parti danneggi l’altra”. Parole, queste, che per il cardinale si attagliano perfettamente al prossimo santo.

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