Diocesi: Bari-Bitonto, dal 10 al 13 settembre con la Bel Espoir arriva un impegno a portare “la bella speranza”

Mentre ci sono conflitti che stanno insanguinando molte parti del mondi, nel Mediterraneo 200 giovani di tutte le nazionalità, culture e religioni, dallo scorso marzo stanno toccando le sue cinque sponde a bordo della “nave della pace” Med25 Odyssey-Bel Espoir. Un’esperienza documentata e memorabile che coinvolgerà anche la città di Bari con una tappa di tre giorni, dal 10 al 13 settembre. Un’occasione che l’arcidiocesi di Bari-Bitonto in collaborazione con il comune di Bari e il Municipio 1 ha voluto cogliere per invitare tutte e tutti a riflettere sul valore del “fare pace”, ma anche per confermare l’impegno preso con Papa Francesco nel 2018 prima, e nel 2020 poi, rispetto alla funzione del “grande mare” ad essere frontiera di pace.
“Nei tre giorni di sosta di equipaggio e viaggiatori della nave scuola si terrà ‘La bella speranza’, un grande evento in cui la testimonianza ed il confronto giocheranno un ruolo importante, e lo stesso cibo rappresenterà un elemento di unione di tra i popoli”, si legge in una nota dell’arcidiocesi. Il programma prevede panel informativi, momenti laboratoriali e una video mostra curata da don Carlo Cinquepalmi in cui sarà possibile rivivere i momenti più suggestivi delle due visite di Bergoglio anche per sottolineare la vocazione del capoluogo pugliese ad accogliere, saper rispettare i popoli e costruire esempi di multiculturalità.
Grazie al sostegno di Nuova Fiera del Levante e di Coldiretti, nell’ex Mercato del Pesce e in Piazza del Ferrarese si concentreranno le maggiori attività di uno scambio di culture e di tradizioni che si pone anche in continuità con il recente “Giubileo dei giovani”. Centinaia di persone da Bari invieranno il messaggio di “bella speranza” a Leone XIV” affinché possa essere al più presto nella città in cui l’Oriente e l’Occidente s’incontrano, e che s’incarna nella storia del suo santo patrono, San Nicola, che con il suo patrimonio di fede e di cultura l’ha resa terra d’incontro, di accoglienza e di condivisione”.
Nel 1987 grazie alla proposta del vescovo Tonino Bello la Terra di Bari viene riconosciuta come “Terra di pace”. L’8 agosto 1991 la nave Vlora, proveniente da Durazzo, attracca al Molo Carboni del porto di Bari con il suo carico di 20.000 albanesi, uomini e donne, spesso giovanissimi, in fuga dopo quarant’anni di dittatura. Questo evento segna un momento cruciale nell’immigrazione in Italia e rende “Bari città simbolo dell’accoglienza”.
L’11 settembre 2025 “la bella speranza” di centinaia di giovani arrivati da tutto il mondo aggiunge “un nuovo tassello al percorso etico e identitario del capoluogo pugliese” che sulla spinta dell’arcivescovo di Bari-Bitonto Giuseppe Satriano guarda al futuro come “Bari, città dei giovani per la pace”.
“La bella speranza” gode del patrocinio di Pugliapromozione, Acli Puglia e Chieam Bari.

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