Regno Unito: richiamo dei vescovi inglesi. Alcuni aspetti della legge su ordine pubblico favorirebbero l’aborto

Viene dal vescovo responsabile del settore vita per la Conferenza episcopale inglese John Sherrington un appello ai fedeli cattolici di Inghilterra e Galles perché scrivano ai loro parlamentari per chiedere loro di votare contro due emendamenti alla legislazione sull’ordine pubblico, introdotta tre mesi fa, che renderebbero molto più facile l’aborto. “La Chiesa cattolica crede che la legge dovrebbe proteggere i bambini non nati e che questi emendamenti la porterebbero nella direzione sbagliata”, scrive il vescovo Sherrington che entra, poi, nel merito del contenuto dei due emendamenti. “Il primo, se venisse approvato, renderebbe legale, per una donna, procurarsi un aborto, con mezzi propri, a casa sua, fino al e durante il momento della nascita”, dice il vescovo. “Questo porterebbe a un aumento dell’uso illegale delle pillole abortive e degli aborti a casa, a gravidanza avanzata, mettendo in condizioni di grave rischio molte donne che aspettano e i loro bambini e indebolirebbe i meccanismi giudiziari che, in questo momento, impediscono che una donna venga costretta ad abortire”. Il secondo emendamento, invece, sempre secondo i vescovi inglesi, depenalizzerebbe completamente l’aborto fino al momento e anche durante la nascita del bambino. “Questo lascerebbe la strada libera a chi vuole costringere le donne ad abortire e l’aborto diventerebbe accessibile in qualunque momento fino alla nascita”, scrivono i vescovi, concludendo che: “Non esiste sostegno, tra i cittadini, per una legislazione così estrema che non dà alcun valore all’umanità dei bambini non nati”.

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