“I poveri sono i miei signori e padroni”. Con queste parole, ripetute spesso da san Vincenzo de’ Paoli, la famiglia vincenziana si prepara a celebrare il 27 settembre la festa liturgica del santo della carità, che quest’anno cade nell’Anno Santo e nel quarto centenario della fondazione della Congregazione della Missione. Canonizzato nel 1737, san Vincenzo continua a ispirare il servizio ai più fragili e resta patrono delle associazioni cattoliche di carità. Numerose le iniziative in Italia, precedute da tridui di preghiera. A Roma, al Collegio Apostolico Leoniano, sabato 27 settembre alle 18 mons. Vincenzo Alfonso Amarante, rettore della Pontificia Università Lateranense, presiederà la messa, preceduta dall’inaugurazione di un salone multimediale da 150 posti, dedicato alla formazione e agli incontri comunitari. Nel nuovo spazio alle 16.30 verrà proiettata l’opera musicale multimediale “Fino alla fine”, che rievoca la vita del santo. A Torino, nella sede delle Figlie della Carità, la giornata sarà arricchita dall’incontro con Marie Joelle Guillaume, autrice di un volume su san Vincenzo premiato nel 2016, seguita dalla messa presieduta da padre Michelangelo Santià, assistente spirituale dei gruppi vincenziani del Piemonte.