“L’articolo 48 della Costituzione è un pilastro della nostra vita civile. L’invito è a scegliere tra le coalizioni, tra i partiti e infine tra i candidati chi sentiamo possa rappresentarci, altrimenti credo che l’urlo di chi non si recherà alle urne continuerà a favorire gli interessi di pochi e a non consentire di risolvere i problemi che attanagliano la vita quotidiana delle persone”. Così mons. Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata, parlando delle prossime elezioni regionali nelle Marche durante la conferenza stampa di presentazione dell’Anno pastorale 2025-2026, svoltasi oggi in episcopio. L’avvio ufficiale è fissato per domenica 5 ottobre alle ore 16 nella Domus San Giuliano. Nel suo intervento, il vescovo ha richiamato il significato del Giubileo come momento di testimonianza e rinnovamento, segnato dalla figura di Papa Francesco, “testimone di speranza fino alla fine”. Tra gli eventi richiamati, l’elezione del nuovo Pontefice, la partecipazione al Giubileo dei giovani e il Sinodo, che avrà la sua conclusione nell’Assemblea ecclesiale di ottobre a Roma, con l’approvazione del Documento del cammino sinodale italiano. Il riassetto delle Unità pastorali porterà a una riduzione da 20 a 18, “con nomi che guardano alla realtà civile”, ha spiegato mons. Marconi. Si rafforzerà il ruolo dei Consigli pastorali, dei segretari e del Consiglio pastorale diocesano. A questi si affiancheranno il Consiglio presbiterale e la Consulta per l’economia. Durante l’anno sarà completato anche il cammino di discernimento per il conferimento dei ministeri del lettorato e dell’accolitato a uomini e donne: “Ogni Unità pastorale sarà chiamata a riconoscere tra i fedeli chi esercita già di fatto questi ministeri e sia disponibile ad accoglierli come vocazione da vivere in forma istituita”. Sul fronte della ricostruzione post-sisma, la diocesi ha inviato all’Usr 46 progetti esecutivi. “Ad agosto è stato consegnato quello del duomo di San Giuliano – ha spiegato il vescovo – Attualmente abbiamo 13 cantieri aperti, due dei quali già conclusi: San Francesco e San Catervo a Tolentino, Sacro Cuore e santuario dell’Immacolata a Macerata”. Il 1° ottobre inizieranno i lavori a Santa Maria delle Grazie a Tolentino. “L’edificio tornerà ad essere un luogo di accoglienza per i pellegrini”. A ottobre sarà riaperta anche la chiesa dell’Immacolata a Pollenza.

(Foto diocesi Macerata)