“La pace in Medio Oriente richiede una risposta collettiva. Abbiamo bisogno che tutti si assumano le proprie responsabilità”. Lo ha dichiarato Antonio Costa (Ue) all’Assemblea generale Onu. “Dobbiamo agire insieme e chiedere: il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi; un cessate il fuoco immediato; accesso umanitario completo e senza ostacoli; fine degli insediamenti illegali; impegno rinnovato e credibile per una soluzione a due Stati”.
Sull’Ucraina Costa ha detto: “Una nazione sovrana è stata brutalmente attaccata da un membro permanente del Consiglio di Sicurezza, in palese violazione della Carta delle Nazioni Unite. Una palese violazione della sovranità, dell’integrità territoriale, del rispetto dei confini riconosciuti a livello internazionale e del diritto di scegliere il proprio destino. Principi che vincolano tutti i membri delle Nazioni Unite. Questa aggressione non minaccia solo l’Ucraina. Minaccia ogni nazione presente in questa Assemblea. Se accettiamo l’invasione russa dell’Ucraina, nessun Paese sarà mai al sicuro. C’è una sola causa profonda di questa guerra: il rifiuto della Russia di accettare il diritto dell’Ucraina di scegliere il proprio destino. Per oltre tre anni, questa guerra ha causato vittime innocenti, distrutto città e alimentato l’insicurezza globale. La nostra sicurezza collettiva è legata alla resilienza dell’Ucraina”. Quindi l’Unione europea “è ferma nel sostenere l’Ucraina. Nella sua lotta per una pace giusta e duratura. Nei suoi sforzi per porre fine alle uccisioni e per portare la Russia al tavolo dei negoziati. Nella futura ricostruzione dell’Ucraina. Nel fornire garanzie di sicurezza per prevenire attacchi futuri. Nel suo percorso verso la piena adesione all’Unione europea”.