Settimana liturgica nazionale: Napoli, a Capodimonte la seconda giornata aperta dal card. Sepe. “La liturgia, cuore della vita cristiana”

(Foto Doriano Vincenzo De Luca)

La basilica del Buon Consiglio e dell’Unità della Chiesa, a Capodimonte, ospita la seconda giornata della 75ª Settimana liturgica nazionale, appuntamento che quest’anno richiama a Napoli studiosi, liturgisti, religiosi e laici provenienti da tutta Italia. La giornata si è aperta con la celebrazione eucaristica presieduta dal card. Crescenzio Sepe, arcivescovo emerito di Napoli, che ha offerto ai presenti una meditazione ricca di riferimenti biblici e pastorali.
Al centro dell’omelia, l’episodio narrato dall’evangelista Luca, quando Gesù, tornato a Nazaret, entra nella sinagoga e legge il rotolo del profeta Isaia. “Ha lavorato e partecipato, come tutti i suoi concittadini, alla vita della sinagoga”, ha ricordato il cardinale, sottolineando come quel gesto di quotidianità si trasformi in un evento straordinario: “Gesù prende il rotolo, legge il passo di Isaia e afferma: ‘Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato’. È l’auto-presentazione del Messia, che concentra tutta l’attenzione su di sé”.
In quel momento, ha spiegato Sepe, “la profezia non resta più soltanto parola scritta, statica, ma diventa parola viva, carne, persona: Cristo stesso”. Da Nazaret al Calvario, Gesù “continua a compiere le Scritture nel suo corpo, fino a quel ‘Tutto è compiuto’ che Giovanni colloca sulla Croce”. Una dinamica che non si conclude con la morte, ma trova il suo compimento nella risurrezione e nell’assunzione al Padre: “Gesù continua a crescere per tutta la sua vita, fino a trasfigurarsi nella gloria”.
Il porporato ha quindi collegato questa riflessione alla vita dei fedeli: “Come per Cristo, anche la vita di noi cristiani è una crescita continua. Siamo nati nel Battesimo e inseriti nel grembo della Chiesa, con il progetto di Dio che ci chiama a crescere. Non dobbiamo avere paura della vita, ma lasciarci plasmare dal suo sguardo attraverso gli eventi quotidiani”.
La fede, ha aggiunto Sepe, “è gratitudine a Dio per i doni che ci offre giorno dopo giorno. Questa fede si fa preghiera e diventa liturgia, sorgente della nostra vita spirituale”. Per questo motivo, ha ammonito, è fondamentale non ridurre la liturgia a formalismo esteriore: “Se diventa semplice rito vuoto, rischiamo di cadere nello stesso errore dei farisei, che avevano ridotto l’alleanza con Dio a una pura esteriorità. Al contrario, la liturgia è il vero culto che ci ha insegnato Cristo, è il cuore pulsante della nostra vita cristiana”.
Il cardinale ha concluso la celebrazione affidando i lavori della Settimana liturgica alla Vergine Maria, “che consacrò tutta la sua vita a Dio con amore puro e gratuito”, e ha salutato i presenti con la consueta espressione augurale che richiama la devozione popolare napoletana: “’A Madonna c’accumpagne!”.

(Foto Doriano Vincenzo De Luca)

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