Il Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi, riunito a Torre Pellice, ha approvato due atti che ribadiscono l’impegno delle Chiese per la pace e la giustizia in Medio Oriente.
Il Sinodo, anche alla luce delle amicizie ebraico-cristiane e islamico-cristiane che da decenni vedono impegnate le Chiese metodiste e valdesi, denuncia ogni forma di ideologia suprematista, condanna le violenze di Hamas e le politiche del governo israeliano che hanno prodotto una situazione di apartheid nei Territori occupati e la devastazione della Striscia di Gaza, inoltre respinge fermamente il cosiddetto “sionismo cristiano” come distorsione biblica.
Riconoscendo il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, il Sinodo chiede con urgenza la cessazione del fuoco, la fine dell’occupazione e la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e dei palestinesi detenuti senza processo nelle carceri israeliane. Esprime vicinanza alle comunità cristiane di Palestina e sostiene i costruttori di pace e i dissidenti che scelgono la via della nonviolenza. Tutto ciò, in linea con le posizioni espresse anche dal Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec) e della Comunione mondiale di chiese riformate (Cmcr).
A larga maggioranza il Sinodo ha votato i due atti, dando mandato alla Tavola valdese di scrivere al Governo italiano affinché “riconosca lo Stato di Palestina; interrompa la fornitura di armi e ogni sostegno alla politica dell’attuale governo israeliano; sostenga pienamente il Diritto internazionale e le istituzioni preposte alla sua tutela; favorisca l’apertura di corridoi umanitari e sanitari, anche con il contributo dei fondi dell’otto per mille della Chiesa valdese – Unione delle Chiese metodiste e valdesi”.
Il Sinodo valdese proseguirà fino a mercoledì 27 agosto.