Un confronto a tutto tondo sulle relazioni bilaterali Ue-Cina, nonché sulle questioni globali e geopolitiche ha segnato ieri a Pechino gli incontri tra il presidente del Consiglio europeo, António Costa, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente cinese, Xi Jinping, il premier Li Qiang e l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas. Un lungo comunicato stampa riporta i temi salienti che l’Ue ha messo sul tavolo, a partire dall’impegno ad approfondire il dialogo e rafforzare la cooperazione per affrontare sfide globali comuni. Dal vertice arriva la promessa di uno sforzo a collaborare per salvaguardare il multilateralismo. Tra i temi affrontati, la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina (e la richiesta europea di non fornire alcun sostegno materiale a favore della base militare-industriale russa), le complicate relazioni commerciali, i cambiamenti climatici (con una dichiarazione congiunta e una serie di impegni assunti dai leader Ue e cinesi), la questione dei dati (e la preoccupazione europea per la mancanza di chiarezza delle norme cinesi sulla sicurezza dei dati). Tema di confronto, secondo la nota Ue, sono state anche le preoccupazioni europee per tutte le situazioni in cui i diritti umani vengono violati (Xinjiang, Tibet, Hong Kong, lo Stretto di Taiwan).
“Nell’attuale contesto internazionale fluido e turbolento, è fondamentale che tutti i Paesi, in particolare le principali economie, mantengano la continuità e la stabilità delle politiche e intensifichino gli sforzi per affrontare il cambiamento climatico”. Lo si legge in una dichiarazione congiunta sul clima, pubblicata ieri a Pechino, al termine dello stesso vertice Ue-Cina. Il testo suggella il 50° anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Ue e il 10° anniversario dell’adozione dell’Accordo di Parigi. Convinti del fatto che “il rafforzamento della cooperazione Cina-Ue sul cambiamento climatico influisce sul benessere dei popoli di entrambe le parti e riveste un’importanza fondamentale per il sostegno del multilateralismo e il progresso della governance climatica globale”, questi due mondi si impegnano congiuntamente per una serie di compiti a partire dal portare avanti obiettivi e principi dell’Accordo di Parigi, l’azione perché gli obiettivi climatici si trasformino in “risultati tangibili”, la collaborazione per una Cop30 di successo, la diffusione delle energie rinnovabili e delle tecnologie verdi anche per i Paesi in via di sviluppo, a intensificare la cooperazione bilaterale nei settori legati alla transizione verde e a basse emissioni di carbonio.