“I punti di riferimento sui quali stiamo lavorando nella riforma della disabilità sono l’inclusione scolastica, l’inclusione lavorativa e l’inclusione sociale”. Lo ha affermato Nazaro Pagano, presidente di Fand (Federazione tra le Associazioni nazionali dei disabili), intervenendo oggi all’evento “Scoprire, tutelare e sviluppare il valore delle Persone con Disabilità”, che l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede ha organizzato, a Roma, nella sua sede di Palazzo Borromeo, in collaborazione con il Comitato interministeriale dei Diritti umani. Secondo Pagano, solo attraverso “un processo sinergico si possono realizzare questi tre pilastri fondamentali del percorso di vita di una persona con disabilità e soprattutto delle loro famiglie”. “Siamo impegnati – ha aggiunto – anche ad accogliere quelle che sono le trasformazioni che la società ci sta ponendo, partendo dall’osservazione dei nostri territori. Le fragilità oggi sono più o meno percepite a seconda del contesto sociale in cui si vanno a manifestare. Compito delle nostre associazioni è quello di accorciare queste fratture, se così possiamo definirle, così come le distanze tra gli ambiti territoriali”. Pagano ha poi sottolineato che l’Italia, negli ultimi anni, “ha generato un impianto normativo importante. Dobbiamo far capire alle persone che il tempo sta cambiando e che dobbiamo passare effettivamente a una maggiore erogazione di servizi”. Da qui, il suo auspicio: “Dobbiamo continuare su questa strada e credere in questa grande riforma, che ha bisogno della partecipazione di tutto il nostro sistema Paese”. Infine, anche un pensiero per Papa Francesco. “Spero che presto possa abbandonare questo stato di fragilità. È l’unica guida che in questo momento, in un sistema molto complicato come il nostro, riesce a tener conto delle esigenze dei cittadini e delle cittadine di tutto il mondo”.