Papa Francesco: vescovo Hill (anglicani), “la sua Evangelii Gaudium grande dono per tutti i cristiani”

“Gli anglicani dovrebbero essere profondamente grati per gli anni trascorsi da Papa Francesco come vescovo di Roma per l’importante lavoro ecumenico che ha fatto. Già da arcivescovo di Buenos Aires Jorge Bergoglio aveva ottimi rapporti con le altre chiese in Argentina, tra le quali vi era anche la piccola Chiesa anglicana. Aveva anche rapporti personali di lunga data con credenti e non”. A ricordare come Francesco abbia fatto progredire il dialogo con i cristiani e anche con i non credenti è il vescovo anglicano Christopher Hill che ha incontrato il Papa due volte dopo la pubblicazione della “Evangelii Gaudium”, la prima esortazione apostolica del Pontefice. Un documento che Hill definisce “interessantissimo, un grande dono per tutti i cristiani”. Impegnato per anni nella commissione Arcic per il dialogo tra cattolici e anglicani e già presidente del Consiglio per l’unità dei cristiani e della Conferenza delle Chiese europee, Hill è un profondo conoscitore dei rapporti tra la Chiesa cattolica e la comunione anglicana. “Papa Francesco”, spiega, “ha sempre interpretato la fede cattolica in modo pastorale, un approccio che si armonizza molto bene con la teologia morale anglicana”. A ricordare il lavoro ecumenico del Papa è anche il vescovo anglicano Graham Kings che ha fondato, a Cambridge, il centro ecumenico per il cristianesimo mondiale “Cambridge Centre for Christianity Worldwide”. “Papa Francesco ha dato vita a una Chiesa aperta al mondo di Dio, che gioisce del Vangelo e ha un dialogo profondo con le sorelle e i fratelli delle altre comunità ecclesiali”, dice al Sir.

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