L’arcivescovo di Buenos Aires, mons. Jorge García Cuerva, ha presieduto la messa in memoria di Papa Francesco, morto ieri. Una moltitudine di fedeli si è unita all’Eucaristia, alla quale ha partecipato anche il capo del governo della città di Buenos Aires, Jorge Macri.
Nell’omelia, l’arcivescovo ha detto: “Abbiamo perso il padre di tutti, il padre dell’umanità, che ha insistito mille volte sul fatto che nella Chiesa ci deve essere posto per tutti, e ha ripetuto con i giovani all’ultima Giornata mondiale della gioventù in Portogallo ‘tutti, tutti, tutti’, soprattutto per i più fragili, bisognosi e discriminati”.
Ha proseguito l’arcivescovo: “Se n’è andato il Papa dei poveri, degli emarginati, di coloro che nessuno vuole, o comunque molti escludono. Il padre della misericordia è morto e ci ha insegnato che Dio ci ama follemente, che dà la sua vita per amore nostro e che ci vuole fratelli nella sua misericordia”. È morto “il padre degli argentini, che non sempre abbiamo capito ma che abbiamo profondamente amato. Ringraziamo Dio per la sua vita e la sua eredità”.
E ha concluso: “Tutti noi ora dobbiamo essere un po’ Francesco ed essere più misericordiosi tra di noi e il miglior omaggio che noi argentini possiamo rendergli è quello di unirci, costruire ponti, dialogare e smettere di scontrarci sempre”. È stata la prima messa in memoria di Papa Francesco. “Invitiamo, innanzitutto, tutte le comunità a celebrare nell’arcidiocesi di Buenos Aires, secondo le disposizioni dei loro parroci, la messa quotidiana. Che ogni fedele si senta invitato alla messa che si celebra in tutte le parrocchie. Non c’è una messa speciale, ma l’Eucaristia viene celebrata in tutte le parrocchie e tutti sono più che invitati”, ha detto l’arcivescovo al termine della celebrazione.