“È stato un pastore che ha camminato con il popolo, scegliendo spesso la strada polverosa verso le periferie piuttosto che la comodità del centro”. Così il card. Pablo Virgilio David, vescovo di Kalookan e presidente della Conferenza episcopale filippina, ricorda Papa Francesco nel giorno della sua morte: “Con gratitudine per la sua instancabile testimonianza del Vangelo, il suo coraggio nell’annunciare la misericordia e il suo amore per i poveri e per la terra, affidiamo la sua anima all’abbraccio eterno di Dio”. Il porporato ripercorre l’insegnamento di Francesco, da Evangelii gaudium a Fratelli tutti, e la proposta di una Chiesa “non come fortezza ma come ospedale da campo, accogliente e in cammino”. Il cardinale ricorda anche l’attenzione all’ambiente, con le encicliche Laudato si’ e Laudate Deum, e la tenerezza nel definire i migranti filippini “contrabandisti della fede”. “Papa Francesco ora ritorna al Padre – conclude – ma il suo lascito di pontefice, di costruttore di ponti, resta vivo nella Chiesa”.