Il monastero delle Clarisse di Otranto ospiterà da domani una due giorni di preghiera per ricordare fra Giuseppe Michele Ghezzi, il frate laico che è stato pellegrino di speranza tra la gente di Puglia, in occasione del 70° anniversario della sua morte. Martedì 18, alle 17.30, è in programma la liturgia di accoglienza del saio di fra Giuseppe presieduta da fra Giancarlo Greco, vicepostulatore della causa di beatificazione; a seguite la celebrazione eucaristica presieduta alle 18 dall’arcivescovo diocesano, mons. Francesco Neri. Mercoledì alle 7.15 si reciteranno le Lodi e l’Ora Terza, alle 8 sarà celebrata la messa e alle 12 si pregherà l’Ora Sesta. I diversi appuntamenti, organizzati nell’ambito della “peregrinatio” del saio del frate laico, viene spiegato in un comunicato della diocesi di Otranto, saranno un’occasione per fare memoria di un grande testimone di fede che, tra l’altro, ha un legame speciale con Otranto e con le clarisse: la famiglia di origine è di un paese della diocesi, Carpignano, e la mamma è stata per 15 anni nell’educandato del monastero di Soleto. Proclamato venerabile nel 2000 da san Giovanni Paolo II, fra Giuseppe, all’età di 33 anni lasciò gli agi e i privilegi della sua nobile famiglia per vivere il Vangelo in povertà e accanto alle persone, soprattutto le più bisognose. “È bello – scriveva – dimenticare se stessi e consacrarsi al bisogno degli altri. I dolori più forti, le incomprensioni diventano leggeri e dolci quando ci studiamo di imitare Colui che si è fatto crocifiggere per amore”.