Russia: “Concilio mondiale del popolo russo” a Mosca sotto la presidenza del Patriarca Kirill, “operazione speciale in Ucraina” è “guerra santa”

Mosca, 27 marzo 2024. Concilio mondiale del popolo russo (Foto patriarchia.ru)

Patriarca Kirill (foto patriarchia.ru)

“Nel corso dell’Operazione militare speciale, il popolo russo difende con le armi in pugno la propria vita, la libertà, la statualità, l’identità civile, religiosa, nazionale e culturale, nonché il diritto di vivere sulla propria terra entro i confini dello Stato russo unito. Da un punto di vista spirituale e morale, l’operazione militare speciale è una guerra santa”, a difesa dell’ “unico spazio spirituale della Santa Rus’” e a protezione del “mondo dall’assalto del globalismo e dalla vittoria dell’Occidente caduto nel satanismo”. Si apre con questa affermazione il documento dal titolo “Il presente e il futuro del mondo russo” approvato dal “XXV Concilio Mondiale del Popolo Russo” che si è riunito il 27 marzo nella Sala dei Sinodi ecclesiastici della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca sotto la presidenza di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutte le Russie. “L’Operazione militare speciale – si legge nel Documento che è stato pubblicato dal sito del Servizio stampa del Patriarca di Mosca, patriarchia.ru  – è una nuova fase della lotta di liberazione nazionale del popolo russo contro il regime criminale di Kiev e dell’Occidente collettivo che lo sostiene, condotta nelle terre della Rus’ sud-occidentale dal 2014”. “Dopo il completamento dell’Operazione militare speciale, – prosegue il testo -, tutto il territorio dell’Ucraina contemporanea dovrà entrare in una zona di influenza esclusiva della Russia. La possibilità di esistenza su questo territorio di un regime politico ostile alla Russia e al suo popolo, così come di un regime politico governato da un centro esterno ostile alla Russia, deve essere completamente esclusa”. Diviso in 8 paragrafi, il Documento – oltre a parlare della operazione militare speciale in Russia – affronta anche la questione dell’istruzione e dell’educazione. “I programmi nazionali di educazione e di formazione devono essere purificati da concetti e atteggiamenti ideologici distruttivi, soprattutto occidentali, che sono estranei al popolo russo e distruttivi per la società russa. Un nuovo paradigma socio-umanitario basato sull’identità civile russa e sui valori spirituali e morali tradizionali russi deve essere sviluppato e introdotto nell’insegnamento nazionale delle discipline sociali e umanitarie”. Dmytro Lubinets, commissario per i diritti umani della Verkhovna Rada dell’Ucraina, ha già annunciato che sta preparando un appello alle Nazioni Unite per “retorica genocida” e “mancanza di rispetto per l’integrità territoriale dell’Ucraina”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa