Spiritualità: il 23 marzo un concerto per i mille anni dell’Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata

Prosegue l’itinerario di avvicinamento dell’Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata all’apertura del Millenario della propria consacrazione, che avverrà ufficialmente il 17 dicembre di quest’anno. Sabato prossimo, 23 marzo, presso la chiesa di Santa Maria di Grottaferrata si terrà un concerto in preparazione alla Settimana Santa. Verrà eseguito lo Stabat Mater per soli, archi e organo di Giovan Battista Pergolesi. Soprano Martina Paciotti, Contralto Aurora Baiamonte. Il maestro concertatore è Antonino Palazzolo. Dirigerà il Coro Polifonico “San Basilio Il Grande” Fratel Clemente Corsaro. L’appuntamento di sabato, che sarà seguito da altri concerti nel corso dell’anno – si ricorda in una nota – segue di qualche settimana l’avvio di un percorso di approfondimento sulla Divina Commedia, al fine di intrecciare i canti di Dante con la fede e la spiritualità dell’uomo contemporaneo, stimolando la riflessione su temi come il senso della vita, l’amore, i novissimi (in particolare il destino eterno di ogni uomo e di ogni donna). “L’obiettivo di Santa Maria di Grottaferrata – spiega il padre egumeno Francesco de Feo, principale animatore delle celebrazioni del Millenario – è quello di continuare ad essere un polmone di spiritualità coniugata con la preghiera e con la cultura. E un ponte tra Oriente e Occidente. Una bussola che orienterà tutte le manifestazioni programmate per il nostro Millenario”. L’Abbazia fu fondata nel 1004 da un gruppo di monaci provenienti dall’Italia meridionale, guidati da San Nilo di Rossano. Durante le celebrazioni del Millenario, che incrocerà anche il Giubileo del 2025, diversi saranno gli approfondimenti spirituali, archeologici, storici, filologici e liturgici. In particolare, convegni, concerti di musica bizantina e anche una rappresentazione teatrale della vita di San Nilo. Particolare attenzione sarà posta sul dialogo ecumenico, la pace e l’incontro delle culture. “Questo era il progetto del fondatore. E questo continua ad essere il nostro sogno”, conclude padre De Feo.

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