Papa Francesco: “contrastare la carestia di pace che sta attraversando tante parti della terra”

“Camminare insieme nei sentieri dell’unità, che sono anche sentieri di pace”. È l’invito del Papa ai membri della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali e i partecipanti alla Visita di studio annuale di giovani sacerdoti e monaci delle Chiese ortodosse orientali, ricevuti oggi in udienza. “Adoperiamoci senza stancarci per la comunione e per contrastare la carestia di pace che sta attraversando tante parti della terra, anche diverse regioni da cui voi provenite”, ha proseguito Francesco, che ha sottolineato come il “dialogo della carità” debba andare al passo con il “dialogo della verità”: “Il dialogo della carità non deve essere inteso solo come una preparazione al dialogo della verità, ma come una teologia in azione, capace di aprire nuove prospettive al cammino delle nostre Chiese”, ha spiegato il Papa, esortando i presenti a sviluppare una “teologia del dialogo nella carità”. “Il vostro dialogo, che riunisce tanta ricchezza, si è impreziosito nel pensare l’unità nella diversità”, l’omaggio di Francesco, che ha inoltre incoraggiato i partecipanti all’udienza a “proseguire la recente iniziativa di organizzare visite annuali e reciproche di studio per giovani sacerdoti e monaci”. “Coinvolgere i giovani nell’avvicinamento delle nostre Chiese è un segno dello Spirito, che ringiovanisce la Chiesa nell’armonia, ispirando vie di comunione, donando saggezza alle nuove generazioni e profezia agli anziani”, la tesi del Papa: “E non dimentichiamo che l’armonia la fa lo Spirito Santo”, ha aggiunto a braccio. “Dialogo della carità, dialogo della verità, dialogo della vita: tre modi inseparabili di procedere nel cammino ecumenico che la vostra Commissione promuove da vent’anni”, ha concluso. “Che questo anniversario sia allora l’occasione per lodare Dio per il percorso compiuto, facendo memoria grata di quanti vi hanno contribuito attraverso la competenza teologica e la preghiera, e possa pure rinnovare la convinzione che la piena comunione tra le nostre Chiese non solo è possibile, ma urgente e necessaria perché il mondo creda”, l’auspicio finale.

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