San Pio X: mons. Brugnotto (Vicenza), “essere gioiosi annunciatori del Vangelo, pieni di compassione per le ferite del mondo”

foto diocesi Treviso

Vivere il pellegrinaggio delle spoglie di Giuseppe Sarto, Papa Pio X, come occasione per riappropriarci, in questo nostro tempo, delle radici che lo hanno generato alla santità: “l’essere comunità cristiana viva, capace di attrarre le nuove generazioni, l’essere appassionati e gioiosi annunciatori del Vangelo e, infine, l’essere pieni di compassione per le molteplici ferite presenti nel mondo”. È l’invito rivolto da mons. Giuliano Brugnotto, vescovo di Vicenza, nell’omelia della messa che ha presieduto ieri sera, 21 agosto, davanti a moltissimi fedeli, nella chiesa parrocchiale di Riese (Treviso), in occasione della festa di San Pio X. Una memoria, quest’anno, caratterizzata dall’evento straordinario della “Peregrinatio corporis” del Papa santo, in occasione dei 120 anni della sua elezione al soglio pontificio, che si terrà nelle diocesi di Treviso dal 6 al 15 ottobre (e a Riese, in particolare, dal 7 al 15 ottobre), di Padova il 16 e 17, di Venezia, dove fu patriarca per nove anni prima di essere eletto papa, dal 17 al 22.
Nell’omelia, mons. Brugnotto ha sostato su tre radici della vita di Pio X “piantate in questa terra. Sono radici che hanno fatto germogliare Giuseppe Sarto alla santità nel servizio come pastore e sono pure un appello per noi”, ha detto il vescovo di Vicenza. Esse sono “la radice della comunità cristiana, la radice del Vangelo e la radice della compassione per le ferite sociali”. Al termine della messa, la tradizionale processione dalla chiesa parrocchiale alla casa natale di Giuseppe Sarto.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa