Diocesi: Rossano-Cariati, oggi al convento di Terranova da Sibari mons. Aloise presiede una messa per l’inizio dell’Indulgenza plenaria per gli 800 anni del Natale di Greccio

Anche al convento di Terranova da Sibari sarà possibile ottenere l’Indulgenza plenaria concessa dalla Penitenzieria Apostolica, in occasione dell’800° anniversario del “Natale di Greccio”, a tutti i fedeli che, dallo scorso 8 dicembre al 2 febbraio prossimo andranno a visitare un presepe in una chiesa affidata ai Frati francescani in tutto il mondo. La Famiglia francescana – viene ricordato oggi in una nota diffusa dall’arcidiocesi di Rossano-Cariati – aveva inoltrato la richiesta al Santo Padre lo scorso 17 aprile, “al fine di promuovere il rinnovamento spirituale dei fedeli ed incrementare la vita di grazia”, si legge nella petizione inviata alla Penitenzieria Apostolica. “Sostando in preghiera davanti ai presepi, i fedeli possano conseguire l’Indulgenza plenaria alle solite condizioni. Così pure quanti sono malati o impossibilitati a partecipare fisicamente, possano ugualmente fruire del dono dell’Indulgenza plenaria, offrendo le loro sofferenze al Signore o compiendo pratiche di pietà”. Cogliendo questo “tempo di grazia”, in comunione con l’arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Maurizio Aloise, i Frati minori invitano i fedeli a fare visita al convento di Terranova da Sibari, condividendo così questo “privilegio” dell’Indulgenza plenaria, che ben si inserisce nella relazione speciale apertasi tra san Francesco e la Chiesa; a tale scopo è stato pensato un momento liturgico-catechetico sull’esperienza che il Poverello d’Assisi visse a Greccio e una mostra tradizionale di presepi. Al convento di Terranova da Sibari, l’Indulgenza prende ufficialmente avvio oggi, mercoledì 13 dicembre, con la celebrazione eucaristica presieduta alle 18 da mons. Aloise. “Nel salutarvi fraternamente – scrivono i Frati minori – auspichiamo che questo piccolo arco di tempo giubilare sia per l’intera comunità diocesana occasione di comunione e di rinnovamento spirituale per ogni fratello e ogni sorella”.

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