Diocesi: Melfi, domani convegno “Corresponsabili nella gioia di partecipare alla vita della Chiesa”

“Corresponsabili nella gioia di partecipare alla vita della Chiesa”. Questo il tema del convegno diocesano del “Sovvenire” in programma domani, giovedì 14 dicembre, a Melfi. I lavori, ospitati dalle 17 presso il salone degli stemmi, prevedono gli interventi di don Michele Del Cogliano, referente diocesano del “Sovvenire”, di mons. Ciro Fanelli, vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa e delegato regionale del “Sovvenire”, di don Domenico Lorusso, referente del “Sovvenire” per la diocesi di Potenza e la Basilicata, di Paolo Cortellessa, responsabile Centro studi del Servizio nazionale per il sostegno alla Chiesa cattolica e delegato nazionale per la promozione del “Sovvenire”, di padre Alberto Vecchione, direttore della Caritas diocesana di Melfi, di Aldo Antonaglia, presidente diocesano dell’Istituto sostentamento clero della diocesi di Melfi, e di Geremia Russo Spetta, direttore dell’Ufficio tecnico diocesano di Melfi.
“La Chiesa italiana – ha scritto mons. Fanelli nella lettera di presentazione del convegno – anche quest’anno ha coinvolto le parrocchie nel promuovere in maniera capillare l’iniziativa ‘Uniti nel dono’ per sostenere i nostri sacerdoti impegnati ogni giorno a diffondere i valori del Vangelo”. “Con questa mia lettera – ha aggiunto – desidero non solo sottolineare l’importanza dell’iniziativa di ‘Sovvenire’, che intende rimotivare ed illuminare il senso evangelico ed ecclesiale della scelta delle offerte destinate al sostentamento dei sacerdoti, ma anche sollecitare le singole parrocchie ad individuare, preferibilmente tra i componenti del Consiglio parrocchiale per gli Affari economici, un referente parrocchiale di ‘Sovvenire’ per creare una rete operativa virtuosa così da diffondere questa prossimità alle necessità della Chiesa”. Nel convegno di domani, ha sottolineato il vescovo, “oltre ad affrontare i temi relativi alla delicata questione del sostegno economico alla Chiesa, si intende anche sensibilizzare sul valore specifico della ‘donazione’ a favore dei nostri sacerdoti, che ogni giorno offrono il loro tempo per l’annuncio del Vangelo e insieme alle comunità ecclesiali sono accanto ai più fragili, impegnati a dare risposte a chi è in difficoltà, affidandosi alla generosità dei fedeli per essere liberi di servire tutti”. “Dobbiamo, pertanto, insieme (‘Uniti nel dono’) far crescere la cultura ecclesiale della corresponsabilità e del dono, chiarendo che – ha concluso – ogni offerta destinata al sostentamento dei sacerdoti è il segno tangibile della vicinanza dei fedeli ai propri sacerdoti ed anche un mezzo concreto per ringraziarli tutti per il loro servizio, dal più lontano fino al proprio parroco”.

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