Scarp de’ tenis: nel mensile Caritas gli “altri chef”, volontari della buona cucina. E un’intervista con Enzo Bianchi

“Sì, chef! Grazie chef! Quante volte abbiamo sentito esclamare questa espressione nelle decine di trasmissioni televisive dedicate alla cucina? Difficile contarle, anche perché gli show cooking, come i massmediologi chiamano questi programmi, negli ultimi anni hanno riempito il palinsesto. Anche noi abbiamo scelto di raccontare le storie di alcuni chef d’eccezione”. Lo scrive Stefano Lampertico, direttore del mensile “Scarp de’ tenis”, promosso da Caritas Ambrosiana e Caritas Italiana, nell’editoriale del nuovo numero in distribuzione. “Non li trovate sulle guide importanti, non vedrete le stelle al fianco del loro nome. Ma sono chef che meritano la nostra stima, la nostra gratitudine. Ogni giorno cucinano per gli altri. Per chi chiede, per chi ha bisogno. In una mensa di un centro per persone in difficoltà, in un refettorio che sfama ogni giorno novanta senza dimora, su una nave nel Mediterraneo che salva i migranti dai pericoli del mare e dagli scafisti”. Lampertico aggiunge: “raccontiamo allora la storia di Arefeh, in fuga dall’Iran e rifugiata in Italia, oggi cuoca al Refettorio Ambrosiano. E la storia di Corrado, un grande amico di Scarp, che dopo aver lasciato per raggiunti limiti di età la Camera del Lavoro di Milano, si è imbarcato come cuoco volontario sulla ResQ People. O come zio Peppe, che il Presidente Mattarella ha voluto premiare di persona, per il suo impegno con i ragazzi del carcere di Nisida. Storie insomma che profumano di buon cibo e di tanta generosità. Come la storia di Bella Dentro, l’idea di due giovani che si sono messi in testa di recuperare e vendere frutta e verdura esteticamente brutte e che non troverebbero posto sugli scaffali dei supermercati. Un’idea geniale che sta riscuotendo un bel successo”. All’interno del giornale, inoltre, una intervista all’ex priore di Bose, Enzo Bianchi, che “ci aiuta a riflettere sui temi dei cambiamenti climatici a partire dall’enciclica di Francesco Laudato si’. E ancora un dossier su un tema troppo poco raccontato come quello dell’usura. Sono storie che fanno pensare e riflettere, anche alla luce dell’impoverimento di molte famiglie nel periodo pandemico”.

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