Natale: mons. Schillaci (Lamezia Terme), “doniamoci e riscopreremo sempre più noi stessi””

(Foto: diocesi Lamezia Terme)

“Il Natale è questa grande gioia, nonostante tutto, nonostante il tempo difficile che stiamo tutti quanti vivendo e che raggiunge tutti: me, voi, piccoli, grandi, adulti, giovani, anziani, sofferenti nel corpo e sofferenti nello spirito, uomini e donne delle Istituzioni, uomini e donne degli ospedali”. Lo ha detto mons. Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia Terme, nell’omelia della messa della Notte di Natale celebrata in cattedrale. “Invochiamo questa luce che possa finalmente allontanare ogni tenebra ed insieme alla luce la gioia”. “Doniamoci – ha detto ancora il vescovo lametino – e nel dono riscopriamo sempre più noi stessi”. Mons. Schillaci ha sottolineato che “questa luce e questa gioia per noi non sono realtà effimere, passeggere”, perché “le troviamo incarnate in un volto, in un Bambino”. “Questo figlio – ha proseguito – è per noi, dato a noi, per noi e per la nostra salvezza” e “come cristiani non possiamo non entrare in questa ottica che è fondamentale. In questo dono riscopriremo sempre più noi stessi ed in questo dono c’è sempre più la grazia di Dio che porta la salvezza a tutti ed apre il nostro cuore alla bontà, alla pace, alla concordia. Mons. Schillaci ha rivolto un pensiero a quanti, in queste ore “sono al servizio di chi soffre, negli ospedali, nelle terapie intensive” a “tutti coloro che si occupano concretamente degli altri. Il Natale – ha proseguito mons. Schillaci – è questa gioia che raggiunge tutti, soprattutto i più fragili, i più soli. Il Natale del Signore ci raggiunga. Il Natale del Signore non esclude nessuno: è amore. Questo è il Natale che auguriamo alla nostra comunità, a Lamezia Terme, alla Calabria, all’Italia, al mondo intero, in un mondo sempre più umano, sempre più fraterno, più solidale. È questo che osiamo chiedere a questo Bimbo che è nato per noi, per la nostra salvezza”.
Nella messa del 25 dicembre, il vescovo ha esortato: “Ritorniamo al significato vero, profondo, del Natale. Non abbiamo paura di dire Natale, Natale del Signore. Ritorniamo all’essenzialità delle cose, all’autenticità.  Abbandoniamo ogni sentimentalismo vano ed effimero e ritorniamo a Dio che oggi si è mostrato nel volto di un Bambino fragile e indifeso”. Mons. Schillaci ha evidenziato che, “anche in un tempo difficile come quello che stiamo vivendo da ormai due anni, quale meraviglia, quale stupore è il Mistero del Verbo che si fa carne. Lasciamo che questo Mistero avvolga la nostra vita, che la illumini che ci interpelli, perché possiamo scorgere nel Bambino Gesù il volto di Dio, la Parola definitiva, che non inganna, che salva”.

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