Libano: esplosioni a Beirut. Oxfam, “sfida enorme per i mesi a venire. Paese sull’orlo del baratro”. Richiesti aiuti all’Europa

Dopo l’esplosione che ha colpito Beirut che “ha lasciato senza casa, mezzi di sussistenza e acqua pulita decine di migliaia di famiglie”, Oxfam si prepara nei prossimi giorni a fornire materiali utili a ripararsi (teli di plastica, legname), mezzi per liberare le strade dalle macerie, supporto finanziario a comunità e famiglie. Lo rende noto la stessa agenzia umanitaria che lavora in Libano dal 1993, fornendo assistenza  alle persone più vulnerabili colpite dai conflitti e promuovendo sviluppo economico, governance a livello locale e nazionale e i diritti delle donne. “Schiacciato da una profonda crisi economica e dalla pandemia, il Libano – si legge in un comunicato – era già sull’orlo del baratro prima di questa ennesima catastrofe, al punto che oggi Beirut e l’intero Paese potrebbero non disporre della forza per rialzarsi da soli. La gravità dell’esplosione implica che centinaia di migliaia di persone avranno bisogno di aiuto immediato, cibo, acqua, riparo, carburante e sostegno per ricostruirsi tanto il presente quanto un futuro”. “Beirut e il Libano sono di fronte a una sfida enorme per i mesi a venire – dice Silvana Grispino, responsabile Libano per Oxfam Italia -. Il Paese era già in emergenza economica e sociale prima di questo disastro, con la moneta che ha perso circa l’80% del suo valore, l’aumento drammatico dei casi di coronavirus, gli ospedali già sotto pressione. Chi ha perso la casa non avrà soldi per ricostruire, beni essenziali, come grano o medicine, saranno presto insufficienti, visto che il porto di Beirut, principale punto di stoccaggio e approvvigionamento, è stato raso al suolo, e con esso ben 3 ospedali fortemente danneggiati”.
“Non possiamo poi dimenticare che il Libano, che pure è esteso solo quanto l’Abruzzo, ospita il maggior numero di rifugiati pro capite al mondo: 1 persona su 3 – aggiunge Grispino -. Si tratta di circa 1,5 milioni di persone in fuga dal conflitto siriano. L’Europa, l’Italia per prima, dovrebbe favorire corridoi umanitari stabili e regolari”. “La devastazione subita è inimmaginabile, la strada per la ripresa lunga e difficile. Sarà prezioso l’aiuto di ciascuno per portare le famiglie di Beirut fuori dalle macerie, offrendo una chance di futuro e ricostruzione”, conclude Oxfam.

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