Diocesi: Andria, domani visita del vescovo D’Ascenzo (Trani) con 20 seminaristi per conoscere i luoghi della carità

Giovedì 27 agosto la Casa accoglienza “S. Maria Goretti” della diocesi di Andria ospiterà mons. Leonardo D’Ascenzo, vescovo di Trani-Barletta-Bisceglie e 20 seminaristi, accompagnati da don Cosimo Delcuratolo, responsabile diocesano della formazione, per vivere una giornata di preghiera e di conoscenza dei luoghi di esercizio della carità di Andria. I seminaristi e il vescovo D’Ascenzo avranno modo di conoscere i servizi offerti dalla Casa accoglienza “S. Maria Goretti”, dalle Case famiglia e dalle Case di accoglienza della Comunità “Migrantesliberi”, presidio da anni di carità verso il prossimo, il povero, il forestiero.
I seminaristi, inoltre, vivranno una esperienza di servizio nelle case famiglia e di accoglienza della Comunità “Migrantesliberi”, nata dalla esperienza della stessa Casa accoglienza, dove conosceranno storie e volti dell’accoglienza. Un’esperienza che, si legge in un comunicato, “li porterà a diretto contatto con la carne viva dell’umanità sofferente e piagata dall’indifferenza e dall’abbandono.
Un richiamo spirituale forte ai fondamentali della vocazione”. Per Papa Francesco, prosegue il comunicato, gli anni del seminario sono quelli “più favorevoli per imparare a stare con il Signore Gesù Cristo”. Occorre pertanto “dedicare un adeguato impegno alla formazione spirituale” perché “l’esperienza del silenzio e della preghiera è fondamentale”, ma “è essenziale anche l’incontro con Gesù nel volto e nella carne dei poveri. Anche questo è parte integrante della formazione spirituale del seminarista”.
I seminaristi inizieranno il servizio presso la Casa “S. Maria Goretti”; quindi si recheranno nelle case famiglia per condividere il pranzo e trascorrere il pomeriggio con gli ospiti. Dopo l’Eucarestia, presieduta dal vescovo di Andria Luigi Mansi e concelebrata da mons. D’Ascenzo, si terrà “La Téranga”, cena etnica, sociale e interculturale ideata dalla Comunità “Migrantesliberi”, per promuovere la conoscenza e l’integrazione di richiedenti asilo e persone in situazioni di disagio e marginalità.

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