Nicaragua: arcidiocesi di Managua, settembre proclamato mese di digiuno e preghiera

Il consiglio presbiterale dell’arcidiocesi di Managua, in Nicaragua, ha dichiarato settembre come mese di digiuno e preghiera. I sacerdoti hanno espresso “gratitudine per l’ampia manifestazione locale e internazionale di comunione ecclesiale e solidarietà da parte di persone, istituzioni ecclesiali e sociali di fronte al sacrilego attentato del 31 luglio contro la cappella con la storica immagine del Sangue di Cristo”.
Per i preti, il Sangue di Cristo, oggetto dell’attacco, è diventato l’immagine commovente della Chiesa che soffre nel Paese, che, da aprile 2018, sta patendo una crisi politica e sociale che polarizza la società nicaraguense.
“Desideriamo mantenere lo spirito di riparazione, digiuno e preghiera, implorando perdono e misericordia per coloro che conducono la nostra società per le vie dell’odio, dello scontro, dell’offesa e della squalificazione”. I sacerdoti hanno chiesto anche alla società di “compiere passi decisivi ed efficaci lungo le strade di una cultura della comprensione, che permetta di dare al presente e al futuro di questa nazione una vera concordia, pace, giustizia e rispetto dei diritti fondamentali dell’essere umano”.
Il consiglio presbiterale ha chiesto ai fedeli anche di “unire gli sforzi di preghiera e collaborazione” per sostenere gli sforzi dell’arcivescovo per la ricostruzione della cappella del Sangue di Cristo.

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