America latina: appello di Iglesias y Minería per la ratifica dell’accordo di Escazú sulla giustizia ambientale

“Esortiamo i restanti governi latinoamericani a ratificare l’accordo di Escazú per fermare (…) l’estrazione mineraria che sta portando il pianeta sull’orlo del collasso”. Iglesias y Minería, rete ecumenica di comunità cristiane, équipe pastorali, congregazioni religiose, gruppi di riflessione teologica, laici, vescovi e sacerdoti attenta all’impatto e alle violazioni dei diritti socio-ambientali delle attività minerarie, esorta i governi latinoamericani che non lo hanno già fatto a ratificare l’Accordo di Escazú sulla giustizia ambientale. Il trattato del 4 marzo 2018 “mira a combattere la disuguaglianza e la discriminazione, nonché a garantire i diritti di tutte le persone a un ambiente sano e allo sviluppo sostenibile”, ma per entrare in vigore il 26 settembre deve essere ratificato da almeno 11 Paesi, riferisce Vatican News, precisando che ad oggi soltanto 9 lo hanno fatto (Antigua e Barbuda, Bolivia, Ecuador, Guyana, Nicaragua, Panama, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine e Uruguay).
Per Iglesias y Minería, “l’attività mineraria, diffusa in tutto il mondo, sta indebolendo la capacità degli Stati di difendere la vita delle persone, poiché attraverso politici e funzionari corrotti sono state modificate norme, leggi e istituzioni per favorire attività e profitti personali”, mentre i crimini ambientali restano impuniti. La rete ecumenica richiama il recente rapporto di Global Witness, da cui emerge che l’estrazione mineraria è l’attività che ha generato il maggior numero di reati ambientali nel mondo e si rileva che i governi dovrebbero rafforzare i sistemi di controllo, gli organismi giudiziari e il diritto dei popoli a decidere del loro presente e futuro, accettando o rifiutando progetti di estrazione mineraria nei loro territori.
Iglesias y Minería ritiene incoraggianti il Sinodo per l’Amazzonia e la successiva diffusione dell’esortazione di Papa Francesco “Querida Amazzonia”, inoltre sottolinea l’importanza dell’Accordo di Escazú, che per gli Stati prevede l’obbligo di riconoscere l’esistenza dei difensori ambientali e adottare tutte le misure necessarie per proteggere le loro vite; garantire la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali in materia ambientale; assicurare la giustizia ambientale; consentire l’accesso all’informazione pubblica sulle questioni ambientali, in un linguaggio comprensibile alle comunità che possono essere interessate o che sono vittime di attività minerarie, perché si conoscano gli impatti ambientali dei progetti estrattivi.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia