Diocesi: mons. Perego (Ferrara-Comacchio), “oggi ci è richiesta la conversione alla prossimità. Maria ci aiuta a difendere la vita e la dignità di ogni persona”

“Se c’è una conversione che è richiesta anche a noi in questo tempo dove è facile cadere nell’individualismo, nell’egoismo, nella chiusura è quella nei confronti della prossimità. Una prossimità che sia capacità e responsabilità di costruire relazione, incontro, dialogo, solidarietà. Una prossimità che ci faccia uscire dagli interessi personali, dai beni solo personali per scegliere e condividere interessi comuni e il bene comune”. Lo ha detto ieri sera mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, nell’omelia pronunciata nella chiesa di Casal Borsetti (Ravenna), in occasione dell’appuntamento mensile con “Le notti di Maria”. Con le sue apparizioni, ha proseguito, la Madonna di Fatima ci ricorda la sua vicinanza e “la pietà di generazioni di persone, del popolo di Dio, soprattutto degli umili e dei piccoli, che con semplicità hanno creduto e si sono affidate all’intercessione della Vergine Maria. L’ascolto della Parola e la preghiera sono le strade della nostra conversione”.
Maria, ha osservato ancora il presule, “ci aiuta a guardare alla vita, a tutelare la vita, a difendere la vita e la dignità di ogni persona, anche oggi”; dopo “aver detto sì nell’Annunciazione al dono di un Figlio”, è andata per tre mesi dalla cugina Elisabetta. “E questa prossimità ai più poveri, ai bambini, alle donne, ai malati Maria ha continuato a dimostrarla nella storia delle sue apparizioni, insegnandoci anche che i poveri e i piccoli sono sempre i primi che il Signore ama e a cui fa sentire la sua vicinanza. Come a Fatima, dove tre bambini sono stati i destinatari di importanti messaggi che hanno accompagnato la storia del ‘900: messaggi di pace, di riconciliazione, di conversione”. Di qui la richiesta al Signore di “convertire il nostro cuore, perché si apra alla prossimità, all’amore a Dio e al prossimo come a noi stessi, che solo può convertire il cuore del mondo” e “ci renda attenti alle nuove povertà di oggi”.

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