Cultura: Todi, a Medicinema 2020 “vite straordinarie” tra cinema e poesia

Cinque serate di cinema biografico e di poesia: tra inediti, docufilm e grandi classici. Il cinema è sempre più ispirato da personaggi della cultura, dell’arte e della religione che si trasformano spesso in capolavori per immagini. È il caso di alcuni dei film proposti da “Medicinema 2020”, la manifestazione sul cinema sacro che si svolge tutte le sere a Todi, nel cortile vescovile di piazza del Popolo, fino al 27 agosto.
Stasera, alle 19, lo studioso Claudio Peri introdurrà la cinque giorni parlando del poeta di Todi per antonomasia: quello Jacopone cui gli autori del film a seguire, Alberto di Giglio e Luigi Boneschi, intendono dedicare nei prossimi mesi un film con protagonista Alessandro Haber. Alle ore 21 l’appuntamento con “Vojtassak. I giorni dei barbari”, racconto – più filmico che documentaristico – sulle sofferenze di un vescovo slovacco nelle carceri comuniste degli anni ’50.
Domani, alle 19, il poeta Davide Rondoni terrà un incontro sul tema guida delle serate: riflessioni ondeggianti tra cinema e poesia.
Alle 21, l’ormai classico “Francesco” di Liliana Cavani, film sul santo di Assisi che con il suo “Cantico delle creature” si può definire precursore anche della più ispirata poesia religiosa.
Il 21 agosto (dopo un incontro con l’artista José Grave de Peralta) è dedicato a uno dei massimi geni di sempre. “Michelangelo. Il peccato – il furore” è il capolavoro di Andrei Konchalovski proposto alle 21.35 dopo il back stage del film stesso realizzato da Andrea De Fusco.
Il 22, alle 21, appuntamento da non perdere con “Le confessioni” di Roberto Andò, dove Toni Servillo veste i panni di un sacerdote speciale.
La serata del 23 agosto è un omaggio a colui che per molti critici è il regista poeta per eccellenza, il russo Andrej Tarkovskij. Sarà illustrato, alle 19, dal massimo esperto italiano sul regista, Massimo Nardin, e, alle 21, dal documentario, “Tarkovskij Cinema Prayer”, curato dal figlio omonimo e presentato al Festival di Venezia 2019. Seguirà per i cultori il “Processo a Giovanna D’Arco”, opera somma di un altro immenso regista “di poesia”: Robert Bresson.

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