Salute: Ospedale Bambino Gesù, 90mila accessi al Pronto Soccorso, 342 trapianti, 890 progetti di ricerca nel 2019

Sul piano dell’assistenza sanitaria, il 2019 segna per l’Ospedale Bambino Gesù un aumento generalizzato del numero dei casi trattati e della loro complessità. Per la prima volta nella storia del nosocomio viene superata la soglia di 2 milioni di prestazioni ambulatoriali, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. Aumentano anche i ricoveri ordinari del 2%, in particolare quelli di pazienti provenienti da fuori regione (+9%). Cresce del 6% l’attività operatoria. Cresce il numero di pazienti venuti dall’estero a curarsi al Bambino Gesù: nel 2019 sono stati 836 (1,6%) provenienti da oltre 100 Paesi. Sono alcuni dei dati della Relazione sanitaria e scientifica dell’Ospedale, presentata oggi. Aumentano del 5% gli accessi al Pronto Soccorso, che sfiorano i 90mila nelle due sedi del Gianicolo e di Palidoro. 385 i trasporti di emergenza neonatale, in media più di 1 al giorno. 89 i trasporti tramite l’eliporto vaticano, eseguiti in collaborazione con il Governatorato della Santa Sede. Aumenta, infine, anche il numero complessivo di trapianti di organi solidi, cellule e tessuti, pari a 342. In particolare, 192 sono stati i trapianti di midollo (di cui 159 da donatore esterno, allogenico); 28 i trapianti di fegato (di cui 5 da vivente); 26 quelli di rene (7 da vivente); 10 i trapianti di cuore e 1 di polmone; 5 gli impianti di cuore artificiale; 53 i trapianti di homograft (valvole cardiache) e 11 quelli di membrana amniotica; 21 i trapianti di cornea.
Il 2019 è stato anche l’anno della riconferma per il Bambino Gesù dell’accreditamento come “Ospedale Accademico” da parte della Joint Commission International, il più importante ente internazionale di certificazione delle strutture ospedaliere in tutto il mondo.
Sempre nel 2019, l’inaugurazione della sede completamente ristrutturata di Viale Baldelli, con 80 consulte dedicate alle malattie rare, alla diagnosi prenatale, alla cardiologia fetale e perinatale, e due centri in particolare per i disturbi dello spettro e i disturbi del comportamento alimentare.
Sul piano dell’attività scientifica, il 2019 registra un incremento significativo (+17%) dei progetti di ricerca e degli studi clinici, passati da 762 a 890.
L’Ospedale partecipa a 15 reti europee (European Reference Network) dedicate a 14 gruppi di malattie rare, per la condivisione delle conoscenze e il coordinamento delle cure. I pazienti “rari” presi in carico dall’Ospedale sono oltre 14.500, il 48% provenienti da fuori regione, la più alta casistica a livello nazionale, non solo in ambito pediatrico. L’area di ricerca Genetica e Malattie rare ha identificato nel corso dell’anno 10 nuovi geni-malattia. Il Laboratorio di Genetica medica ha incrementato notevolmente la sua attività negli ultimi 4 anni, passando da 4.000 analisi genetiche/anno a circa 30.000 nel 2019. I finanziamenti per la ricerca acquisiti nel 2019 ammontano complessivamente a 23,6 milioni di euro.

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