Ue: lotta a fake news e disinformazione, a Firenze l’Osservatorio europeo dei media digitali

Il Codice di buone pratiche sulla disinformazione, in vigore dall’ottobre 2018, “ha gettato le basi per un dialogo strutturato e ha avuto un impatto positivo sulla lotta alla disinformazione online, nonostante alcune carenze”. Questo dice la “relazione di monitoraggio” adottata dal Gruppo dei regolatori europei per i servizi di media audiovisivi (Erga) sull’efficacia del Codice. Le indicazioni che arrivano dall’Erga suggeriscono “un meccanismo di salvaguardia co-regolamentare per garantire interventi più trasparenti ed efficaci”. Il lavoro della Commissione andrà avanti in questo ambito: è attesa l’uscita di una valutazione del Codice (curato da Valdani, Vicari & Associati, consulente indipendente); insieme alla relazione della Commissione sulle elezioni europee del 2019 e le autovalutazioni che i firmatari del Codice hanno già presentato, la Commissione proseguirà il suo impegno. “Sono lieta di constatare che il codice e il dialogo con i firmatari stanno avendo un primo impatto positivo, ma dobbiamo fare di più”, ha infatti dichiarato la vicepresidente per i valori e la trasparenza, Věra Jourová. Questi rapporti contribuiranno alla preparazione del “piano d’azione europeo per la democrazia, che proporrà anche misure per contrastare la disinformazione e ad avviare un dibattito politico più trasparente e responsabile nel mondo digitale”. Nel frattempo l’Istituto universitario europeo di Firenze è stato scelto per istituire l’Osservatorio europeo dei media digitali, per promuovere la cooperazione con i ricercatori e i verificatori dei fatti indipendenti.

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