Parlamento europeo: Tajani (presidente Afco) scrive a Sassoli, “dichiarazione Schuman fonte di ispirazione oggi. Conferenza sul futuro d’Europa parta appena possibile”

foto SIR/Marco Calvarese

“La Conferenza sul futuro dell’Europa non può iniziare come previsto il 9 maggio, ma il 70° anniversario della Dichiarazione di Schuman dovrebbe tuttavia portare un momento di riflessione congiunta sulla storia e sul futuro dell’Unione europea”. Antonio Tajani, presidente del Comitato Affari costituzionali del Parlamento europeo scrive una lettera al presidente David Sassoli, guardando al 9 maggio. “La Dichiarazione di Schuman rimane oggi fonte d’ispirazione”. Nelle sfide enormi che attendono l’Ue “dovremo tenere a mente più che mai ciò che ci lega insieme” e “lavorare insieme per far fronte a questa crisi senza precedenti”. Secondo Tajani sarà indispensabile “raggiungere, ascoltare e coinvolgere i cittadini a livello europeo, nazionale, regionale e locale” con la Conferenza sul futuro dell’Europa che “dovrà iniziare non appena le condizioni lo consentiranno”. Per questo propone che il 9 maggio 2020 “segni l’inizio di un nuovo processo per rendere l’Europa più forte e unita da questa crisi e rendere l’Unione più efficiente, democratica e trasparente”: la richiesta a Sassoli è di sollecitare attraverso la presidenza croata una posizione del Consiglio in merito al mandato della Conferenza e di avviare negoziati interistituzionali. Una dichiarazione congiunta delle tre istituzioni in occasione del 9 maggio per confermare l’impegno per il lancio della conferenza “potrà dimostrare che l’Europa è unita nella lotta a questa crisi, e sarà un messaggio di speranza e fiducia nel futuro dell’Europa”. La lettera di Tajani è accompagnata da un documento di lavoro della commissione affari costituzionali che tratteggia l’eredità politica e istituzionale di quel testo cardine della storia europea e indica alcune piste per attualizzarlo.

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