Messico: vescovi su catena di infanticidi e femminicidi, “noi attori sociali tutti corresponsabili per dare soluzione a questa crisi di umanità”

L’impressionante catena di infanticidi e femminicidi che scuote il Messico “ci spinge ad affrontare un’autentica emergenza educativa perché abbiamo perso i riferimenti di base della convivenza umana: verità, bontà e bellezza”. Lo scrive la presidenza della Conferenza episcopale messicana, in un messaggio diffuso ieri. “In Messico – si legge nel comunicato – abbiamo una visione molto ristretta dell’istruzione, poiché di solito è ridotta al quadro dell’istituzione scolastica. Non neghiamo l’importanza di essa, ma non è abbastanza. Riconosciamo la necessità di una base educativa che coinvolga la vita familiare”. In quest’ottica, “siamo tutti corresponsabili della soluzione della crisi di umanità che affrontiamo: la famiglia, la scuola, i media, le Chiese, tra gli altri. Siamo attori sociali che hanno la responsabilità nella missione di forgiare una cultura di speranza e pace. I nostri sforzi sono invitati a unirsi alla responsabilità dello Stato nella ricerca della giustizia e, insieme alle politiche pubbliche, sostenere la cultura della speranza e della pace”.
Scrivono ancora i vescovi: “Come Chiesa cattolica in Messico, vogliamo impegnarci a promuovere la prima infanzia come una sfida urgente per cercare, oltre alla sua protezione, anche il suo sviluppo umano e integrale. Confermiamo il nostro impegno a farlo in modo più rapido e serio possibile, cercando di garantire che bambini, adolescenti e giovani messicani vivano con la massima dignità e qualità di vita. Ci impegniamo inoltre a portare in ogni angolo del Paese i nostri Centri di ascolto e i nostri Centri sulle dipendenze, per offrire assistenza alle vittime di violenza in ogni angolo del paese e offrire uno sforzo per aiutare a ripristinare il tessuto sociale, così danneggiato oggi”.
“Chiediamo a tutti i credenti e alle persone di buona volontà – concludono – di fare tutto ciò che è possibile e di impedire che la violenza cresca e si diffonda. In modo molto speciale invitiamo tutti a rispettare le donne e riconoscere i loro diritti, per promuovere la loro dignità, garantendo la loro libertà e piena cittadinanza nella nostra società”.

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