Germania: Amburgo, arcivescovo Hesse commenta l’esito elettorale. “La democrazia è viva in città”

L’arcivescovo di Amburgo, mons. Stefan Hesse, ha accolto con favore l’esito delle elezioni statali nella città anseatica. “Ovviamente, i partiti democratici sono in grado di attrarre la stragrande maggioranza degli elettori con il buon governo e il rapporto con l’opposizione equo sugli argomenti più importanti”, ha detto l’arcivescovo commentando a caldo, ieri sera, i primi risultati delle elezioni per il governo della città/stato di Amburgo. I dati hanno mostrato che la maggior parte degli abitanti di Amburgo ha premiato la coalizione uscente tra Socialdemocratici e Verdi del sindaco Peter Tschentscher premiandola con il 63,3% dei suffragi, rispetto al 56,5% delle elezioni del 2015. Hesse ha anche espresso la sua gioia per l’aumento della partecipazione popolare al voto: “Ciò dimostra che la nostra democrazia vive ad Amburgo e che la gente la apprezza e la difende”, ha affermato l’arcivescovo. Il quale ha ringraziato i candidati per il loro “grande impegno”, avendo investito molto tempo ed energie nella competizione per proporre le migliori idee e progetti per Amburgo. I dati di queste elezioni mostrano il raddoppio dei voti dei Verdi, una perdita del 6% della Spd del sindaco, che però rimane il primo partito, un crollo dei Cristiano democratici della cancelliera Merkel (passati dal 16 all’11%).
Successo relativo per l’Alleanza per la Germania (AfD), partito populista di destra che supera la soglia di sbarramento del 5% attestandosi al 5,3%, ma perdendo un punto percentuale dal 2015. I dati di Amburgo sono importanti sia per il numero congruo di elettori (oltre un milione e 300mila) sia in quanto sono ammessi al voto i sedicenni: a loro è imputata l’ascesa dei Verdi.

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