L’Oms ha pubblicato negli scorsi giorni il report sulla situazione della lebbra nel mondo, i dati mostrano che il numero annuale delle persone diagnosticate nel mondo è diminuito di circa il 5% nel 2024, rispetto all’anno precedente: 182.815 persone nel 2023 e 172.717 persone nel 2024. “Nonostante ciò, la lebbra è ancora un problema di salute pubblica in vari Paesi endemici, a causa del difficile accesso ai servizi di trattamento ambulatoriali, della scarsa qualità dell’assistenza offerta e dello stigma nei confronti delle persone colpite”, sottolinea l’Aifo.
Oggi, ricorda l’Aifo, la lebbra si trova nella lista delle Malattie tropicali neglette (Mtn) dell’Oms e, nonostante sia curabile, è ancora un problema sanitario importante in vari Paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina, dove persistono condizioni socioeconomiche precarie che ne favoriscono la trasmissione. Il numero annuale di bambini/e (minori di 15 anni) sul totale delle persone diagnosticate continua ad essere significativo, nonostante sia diminuito progressivamente negli ultimi anni, indicando che la catena di trasmissione è ancora attiva e precoce: 9.397 bambini/e (il 5,4% del totale nel 2024, rispetto ai 10.302 dell’anno precedente, 5,7%). Rimane stabile anche il numero delle persone che presentano gravi disabilità al momento della diagnosi: 9.729 nel 2023 (5,3%) e 9157 nel 2024 (5,3%) di tutti i nuovi casi individuati.
L’Aifo continua a garantire il suo impegno, sostenendo i programmi di controllo della malattia nei Paesi endemici. Nel corso del 2024, complessivamente, nei progetti Aifo di controllo della lebbra nel mondo, promossi e sostenuti dall’Associazione, sono state seguite 4.566 persone, nei percorsi di diagnosi, cura e riabilitazione, consegna di ausili per la mobilità e percorsi di inclusione sociale. L’azione di Aifo si fonda su tre obiettivi principali: interrompere la catena di trasmissione della malattia; prevenire le disabilità causate dalla malattia; promuovere e sostenere l’inclusione sociale delle persone colpite, eliminando le barriere politiche, sociali e culturali.