“La proclamazione della città di Velletri come “Civitas Mariae” rappresenta un momento molto importante per tutta la comunità civile ed ecclesiale. Non si tratta soltanto di un titolo, ma di una chiamata ad un impegno condiviso che invita ciascuno di noi a farsi costruttore di pace nel quotidiano e a vivere la corresponsabilità come segno concreto di fede”. Queste le parole di mons. Stefano Russo, vescovo di Velletri-Segni e Frascati, commentando la proclamazione ufficiale della città di Velletri a “Civitas Mariae”, ufficializzata oggi con una serie di momenti celebrativi in piazza del Comune e nella cattedrale. Alle ore 18 la proclamazione pubblica e la traslazione della sacra immagine di Maria nella sala delle Lapidi del Palazzo comunale, dove sarà scoperta un’epigrafe commemorativa. A partire dalle ore 20,30, la processione da piazza del Comune fino a piazza San Clemente, davanti alla cattedrale, dove alle ore 21,30 mons. Russo presiederà la messa. Al termine, la reposizione dell’immagine nella cattedrale concluderà il momento liturgico. “Questo riconoscimento vuole essere una bussola per la vita di ciascuno che orienta il presente e apre al futuro. In esso si riflette la vocazione di Velletri a essere città accogliente e inclusiva – ha dichiarato il presule –. Essere ‘Civitas Mariae’ significa non accontentarsi del simbolo, ma rendere visibile, con atti concreti, il costruire fraternità. È un invito a trasformare le differenze in ricchezza e a promuovere l’incontro come via di speranza”. Per mons. Russo Velletri riceve un dono prezioso che è al tempo stesso una missione, “custodire la vocazione all’accoglienza e farsi costantemente costruttrice di pace” – concludendo -. Con questo spirito, rivolgo un invito a tutte le istituzioni, alle associazioni, alle famiglie e ai singoli cittadini a vivere questa proclamazione non come un traguardo, ma come un punto di partenza”.