Diocesi: Bolzano-Bressanone, oggi l’incontro dei missionari a Pietralba e il punto su 180 progetti nel mondo

Foto diocesi Bolzano-Bressanone/SIR

Il santuario mariano di Pietralba, nella diocesi di Bolzano-Bressanone, ha ospitato oggi il tradizionale incontro annuale di missionari e missionarie locali che in estate fanno ritorno in Alto Adige per una vacanza. All’invito dell’Ufficio missionario diocesano per una giornata di informazione e scambio di esperienze hanno risposto anche il vescovo Ivo Muser, molti religiosi, volontari delle parrocchie e interessati.
Significativa, tra le altre, la testimonianza di Anna Vescoli di Redagno, che a 76 anni – rimasta vedova – ha deciso di impegnarsi come volontaria ed è stata per due mesi in Tanzania.
Nel tradizionale appuntamento estivo il vescovo Muser ha ringraziato missionari e volontari per l’impegno in tutte le aree del mondo: “Auguro a tutti noi un cuore missionario, perché oggi anche l’Alto Adige è terra di missione. Abbiamo bisogno di una nuova evangelizzazione, e ciascuno di noi è chiamato a annunciare il vangelo nel suo contesto. E ci sono tanti modi per annunciare il vangelo: la Parola di Dio, ma anche la dimensione sociale e la formazione dei giovani”.
L’attività dell’Ufficio missionario diocesano è stata sintetizzata dalla direttrice Irene Obexer, che ha fornito i dati delle tre grandi collette diocesane del 2024 a sostegno di progetti nelle missioni: con l’azione degli Sternsinger (i Cantori della stella), l’offerta della Quaresima di fraternità e la colletta nella Domenica di San Cristoforo sono stati raccolti circa 2,3 milioni di euro e finanziati oltre 180 progetti in Africa, Asia, America Latina e Europa dell’Est. La direttrice ha ricordato anche le tante donazioni per l’iniziativa “Una matita per la formazione” a sostegno di 26 ragazze che in Uganda stanno completando gli studi di infermieristica e ostetricia. Per il prossimo anno è in cantiere un progetto di formazione professionale per le giovani donne del popolo dei Garo in Bangladesh. La direttrice ha ricordato inoltre il successo dell’iniziativa della Settimana della pace 2024, che ha portato nelle scuole e in diversi incontri pubblici in Alto Adige le testimonianze di due donne cristiane palestinesi, Sumaya Farhat-Naser e Hiyam Marzouqa.

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