“La popolazione di Gaza, in particolare i bambini e gli anziani, continua a essere in pericolo di vita a causa della violenza, della privazione e delle crescenti perdite umane”. È quanto si legge nella dichiarazione del Consiglio permanente della Conferenza episcopale canadese (Cccb) diffusa ieri. Nel testo si ricorda che “la perdita di vite umane dal 7 ottobre è stata enorme, soprattutto tra i palestinesi, musulmani e cristiani” e che meno di un mese fa la parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza City “è stata colpita da un attacco militare che ha causato tre morti e diversi feriti”, episodio per cui l’esercito israeliano “ha riconosciuto la responsabilità e il governo ha presentato le proprie scuse”. I vescovi richiamano le parole di Papa Leone XIV, che ha denunciato la “situazione umanitaria drammatica a Gaza” e “la barbarie della guerra” chiedendo di “garantire l’ingresso degli aiuti umanitari, la liberazione di ostaggi e detenuti da entrambe le parti, il rispetto del diritto umanitario e il divieto di punizioni collettive e di uso indiscriminato della forza”. La dichiarazione sottolinea che “pregare e digiunare per la pace in Terra Santa è urgente e necessario in questo momento”, ed esorta i cattolici canadesi a farsi carico di questa responsabilità. Infine, l’appello: “Che Dio, ricco di misericordia, attraverso l’intercessione della Vergine Maria, patrona della Terra Santa e Regina della pace, tocchi i cuori di ebrei, musulmani e cristiani perché possano aprirsi al perdono e alla giustizia, e vivere insieme in pace come fratelli e sorelle uniti dalla comune umanità”.