Papa Francesco: mons. Ghizzoni (Ravenna-Cervia), “ha dato un impulso importante per costruire una Chiesa missionaria, ‘ospedale da campo’”

(Foto diocesi di Ravenna-Cervia)

“L’ultima volta che gli ha parlato di persona è stato in occasione della visita ad limina del febbraio dell’anno scorso, assieme ai vescovi dell’Emilia-Romagna. È anche in quell’occasione Papa Francesco è stato ‘un pastore’”. Così l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, mons. Lorenzo Ghizzoni ricorda il Pontefice, morto ieri all’età di 88 anni: “Abbiamo parlato con lui di tutto, ha dato consigli e suggerimenti – spiega -. Era vicino ai problemi pastorali delle Chiese locali. Aveva una gran memoria, per i volti delle persone e dei vescovi. Io gli ho parlato del tema degli abusi e della rete che con il Servizio tutela minori abbiamo fatto crescere, coinvolgendo laici e donne. Lui in quell’occasione disse che è importante coinvolgere le donne in questa realtà”.
“È stato un Papa che ha dato un impulso importante per costruire una Chiesa missionaria, ‘ospedale da campo’”, prosegue mons. Ghizzoni. Un pastore “missionario e riformatore della vita della Chiesa di cui si sentiva grande bisogno”. “La missione per lui era verso tutti, con un’apertura che abbracciava ‘tutti tutti tutti’ come ha detto più volte. Un messaggio molto sentito dalle persone, un cambiamento importante per la Chiesa”, sottolinea l’arcivescovo.
La diocesi di Ravenna-Cervia ha celebrato, ieri sera in cattedrale, un rosario, molto partecipato, per Papa Francesco. Domani, mercoledì 23 aprile, alle 19, l’arcivescovo presiederà una messa in suffragio del Pontefice.

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