“Ha fatto della pace una dedizione personale”. Così mons. Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, riflette in un’intervista al Sir sull’impegno di Papa Francesco per la pace, “un filo rosso che ha attraversato tutto il pontificato”. Anche negli ultimi giorni di vita, ricorda, “dal letto dell’ospedale giungevano parole e pensieri di pace”. Francesco, afferma, “non ha mai vissuto il tema come una questione diplomatica o politica, ma come un’urgenza che tocca le coscienze”. Centrale, per lui, era “la fraternità che include tutti, il dialogo, l’amicizia sociale”. Ha insistito sul disarmo, la giustizia sociale, la lotta alla povertà. “Ogni suo gesto – dice Baturi – ha mostrato che la pace nasce dall’offerta di sé, con Cristo”. Al richiamo per la pace, aggiunge, si è unito quello per la tutela dei minori: “Ci ha chiesto coraggio, responsabilità, verità”. Il presule conclude con un’immagine: “Ci ha lasciato uno stile essenziale, fraterno, libero. Ora sta a noi custodirne la memoria e trasformarla in impegno concreto nella vita delle comunità”.