Il vescovo di Gubbio e di Città di Castello, mons. Luciano Paolucci Bedini, ha voluto esprimere il “suo cordoglio” e la “sua vicinanza spirituale” dopo la morte di papa Francesco con un messaggio alle due diocesi “intenso e carico di riconoscenza”. “La scomparsa improvvisa del Santo Padre Francesco rattrista profondamente i nostri cuori – scrive e ci invita alla preghiera unanime per la sua persona. Siamo grati al Signore per quanto ha donato alla sua Chiesa attraverso il ministero di questo Papa”. Mons. Paolucci Bedini ha ricordato con “emozione” la “dedizione pastorale di Papa Francesco”, sottolineando come egli abbia vissuto fino all’ultimo “in mezzo al popolo che Dio gli aveva affidato”, donando un esempio luminoso “di amore paterno” e di fedeltà alla missione”. In un giorno che “ancora porta l’eco della Pasqua”, il vescovo ha voluto rileggere la scomparsa del Pontefice alla luce della speranza cristiana, trasformando il lutto in un’occasione di profonda gratitudine. “Voglio ringraziare il Signore – ha detto – perché questo padre della Chiesa, che ci ha donato in questi anni per guidarla, veramente è riuscito a prendere in mano il cammino della comunità ecclesiale in questo tempo di cambiamento, in questo inizio di una nuova epoca”. Uno dei tratti più significativi del pontificato di Francesco, secondo mons. Paolucci Bedini, è stato lo stile pastorale innovativo e vicino alla gente, che ha riportato al centro della vita cristiana “il Vangelo pensato come gioia”, sorgente della missione e dell’annuncio. Ma anche “la grande intuizione di riscoprire, insieme a tutta la Chiesa, la sinodalità: questa esperienza di condivisione profonda, di comunione nell’ascolto dello Spirito, perché oggi la Chiesa possa essere ancora un motivo di speranza per tutti i popoli del mondo”. Nel suo messaggio non è mancato un ringraziamento per il coraggio profetico di Papa Francesco, capace di richiamare con franchezza e chiarezza verità dimenticate o scomode: “Per ricordare, ad esempio, l’importanza e la dignità della vita di ogni persona, quale che sia la sua situazione in tutti gli angoli della terra”. E poi l’invito di mons. Paolucci Bedini alla preghiera: “Invito le comunità a riunirsi in questi giorni per un momento di preghiera comune in suffragio del Santo Padre Francesco, così come ciascuno può fare in semplicità nella propria casa, con i suoi familiari, amici e conoscenti”.