Papa Francesco: S.B. Shevchuk (Ucraina), “grati per i continui appelli per una pace giusta” e per “il ritorno dei prigionieri e bambini ucraini deportati dalla Russia”

“A nome del Sinodo dei Vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina, del clero, dei monaci e dei fedeli, esprimo il mio cordoglio per il passaggio all’eternità di Sua Santità Francesco. Siamo grati al Signore per il dono della sua vita e del suo servizio, per i suoi numerosi sforzi volti a fermare la guerra in Ucraina, i continui appelli per la realizzazione di una pace giusta e la sua vicinanza paterna al Popolo ucraino ‘martoriato’”. Lo ha scritto Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina in una lettera indirizzata al card. Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede. Nella lettera, l’arcivescovo maggiore di Kiev ha voluto sottolineare in particolare modo gli sforzi compiuti dal Pontefice per il ritorno dei prigionieri e bambini ucraini deportati dalla Russia: “сon riconoscenza nella preghiera ricordo la sua disponibilità ad aiutare in varie situazioni difficili, specialmente quando si trattava di prigionieri e bambini deportati. Anche quando i potenti di questo mondo non volevano ascoltare i suoi appelli per la pace, egli andava verso le periferie del vivere odierno degli uomini, rivelando il volto misericordioso e amorevole di Dio”.

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