Tumori: Ail, ha fatto tappa a Roma il “viaggio” di “Car-T – Il futuro è già qui”

(Foto Ail)

A più di cinque anni dall’arrivo in Italia della prima terapia genica anticancro, le Car-T (acronimo di Chimeric Antigens Receptor T-Cells), terapie avanzate basate sulla modifica e sul potenziamento dei linfociti T che in questo modo riescono a riconoscere e aggredire le cellule tumorali, sono oramai una realtà ben presente e utilizzata nella pratica clinica di numerosi Centri italiani. Si comincia a raccogliere i frutti di questi primi anni di utilizzo e gestione delle terapie Car-T, diventate un nuovo paradigma di cura per alcuni tumori del sangue, aggressivi e refrattari, e motivo di speranza per i pazienti dopo tanti fallimenti.
Ma il “viaggio nel futuro”, appena iniziato, continua perché se da un lato aumenta il numero delle Car-T cells autorizzate in oncologia e onco-ematologia (secondo il Report 2019 dell’European Society for Blood and Marrow Transplantation-Ebmt sui trapianti di cellule emopoietiche, le terapie Car-T sono cresciute del 650% rispetto al 2017) e nei laboratori di tutto il mondo la ricerca scientifica avanza velocemente a caccia di nuovi e difficili bersagli da colpire, dall’altro le Car-T come le conosciamo oggi sono solo il primo passo su un cammino in profonda evoluzione e ancora molti interrogativi a cui dare risposte.
In questa prospettiva Ail – Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma ha deciso di proseguire il “viaggio” di “Car-T – Il futuro è già qui”, con la tappa di Roma, patrocinata da Fondazione Gimema Franco Mandelli onlus. L’incontro è stato introdotto da un intervento sulle più recenti indicazioni delle terapie Car-T nelle neoplasie ematologiche di Franco Locatelli, direttore dell’Area clinica di oncoematologia pediatrica, terapia cellulare, terapie geniche e trapianto emopoietico dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, professore ordinario di Pediatria dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma.
La campagna itinerante e online è nata nel 2021, per informare pazienti, familiari, caregiver e specialisti, e migliorare la conoscenza, l’accesso e la gestione dei trattamenti, con uno sguardo alle esperienze cliniche maturate, ai successi dei pazienti trattati e ai futuri ambiti di applicazione.
“L’arrivo delle Car-T in Italia è stato atteso per lungo tempo e quando finalmente queste terapie si sono rese disponibili hanno generato molte aspettative e domande. AIL ha subito avvertito la necessità di scendere in campo con una informazione chiara e corretta: è nata così la campagna “Car-T – Destinazione futuro”, ideata con l’obiettivo di fare educazione su queste innovative terapie cellulari – afferma Giuseppe Toro, presidente nazionale dell’Ail –. La prima edizione della campagna ha raggiunto 10 Regioni italiane con 11 tappe da nord a sud del Paese grazie al sostegno delle sezioni locali Ail. Ma Ail è consapevole che il viaggio nel futuro delle Car-T continua, da qui la decisione di proseguire il ‘viaggio’ con questa seconda edizione dell’iniziativa. Anche se rimangono ancora molte sfide da affrontare per la ricerca e per i clinici e alcuni interrogativi importanti a cui dare risposte, le Car-T rappresentano più che una speranza concreta per quei pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali e il loro impiego sta ottenendo successi insperati fino a pochi anni fa in pazienti che non avevano più alcuna possibilità terapeutica. In questo scenario entusiasmante e in continua e veloce evoluzione, Ail è decisa a restare al fianco dei pazienti e delle famiglie e vuole continuare a promuovere una informazione il più possibile esaustiva e corretta che sia in grado di aiutare i pazienti e gli stessi medici verso le scelte terapeutiche più sicure ed efficaci”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa