Alla luce dei successi elettorali dell’AfD, il responsabile diocesano della protezione dei dati per le diocesi orientali, mons. Matthias Ullrich, mette in guardia contro un “trattamento statale ingenuo” dei dati personali. “È troppo semplicistico pensare alla protezione dei dati solo in ambito economico”, scrive Ullrich nel rapporto di attività per il 2024, pubblicato oggi. “Il compito della protezione dei dati è proteggere le persone dalle violazioni dei loro diritti personali da parte dello Stato e dell’economia”. La protezione dei dati non dovrebbe quindi essere trascurata nei progetti di digitalizzazione della pubblica amministrazione. Ullrich, responsabile delle diocesi di Berlino, Dresda-Meissen, Erfurt, Görlitz, Magdeburgo e vescovo militare, guarda con preoccupazione ai successi elettorali dell’AfD, “nonostante gran parte delle sue associazioni regionali siano classificate dall’Ufficio federale per la protezione della Costituzione come decisamente di estrema destra”. “I partiti radicali antepongono regolarmente il presunto interesse pubblico agli interessi del singolo. Di conseguenza, non c’è più spazio per i diritti personali”. Per i partiti di questa scuola di pensiero, la protezione dei dati diventa il nemico. Nel suo rapporto di attività, Ullrich affronta anche il tema della protezione dei dati nelle indagini sugli abusi sessuali.