È di 98 morti e 160 feriti il drammatico bilancio del crollo del tetto di una discoteca, avvenuto nella notte tra lunedì e ieri a Santo Domingo, capitale della Repubblica Dominicana, durante un concerto. Ancora da accertare le dinamiche della tragedia, avvenuta nella discoteca Jet Set, e si teme che il numero delle vittime possa aumentare ulteriormente, a causa di persone ancora intrappolate sotto le macerie. “Con profondo dolore esprimiamo la nostra solidarietà e il nostro cordoglio alle persone colpite dalla tragedia verificatasi nelle prime ore di martedì 8. Preghiamo il Signore per il riposo eterno delle anime dei defunti; per le loro famiglie, per il conforto e per la pronta guarigione dei feriti”, scrive in una nota la Conferenza episcopale dominicana (Ced).
I vescovi incoraggiano “le autorità e il personale sanitario a continuare a fornire, conformemente alla loro vocazione, l’assistenza che le persone colpite meritano”. Allo stesso modo, invitano “la società a collaborare con le agenzie di soccorso con azioni come la donazione del sangue, la cessione alle ambulanze, la condivisione solo di informazioni provenienti da fonti ufficiali, la preghiera per tutte le persone colpite e altro ancora”.
Conclude la nota: “In questo momento in cui noi esseri umani proviamo tristezza per questo evento sfortunato, siamo chiamati allo stesso tempo a mantenere viva la speranza, trasformando l’incertezza in un’opportunità per testimoniare l’amore che scaturisce dalla nostra fede. In questa situazione, che ha sconvolto il popolo dominicano, preghiamo affinché le istituzioni e i proprietari immobiliari responsabili del buono stato delle infrastrutture pubbliche e private garantiscano la sicurezza di coloro che utilizzano questi spazi”.