“Per 1 studente su 4 è molto o abbastanza forte il sentimento di essere escluso dalle attività proposte dalla scuola”. E’ quanto emerge da un’indagine proposta da Salesiani per il sociale, associazione impegnata nell’educazione e tutela dei ragazzi vulnerabili. Con una media superiore alla media UE (9,5%) di abbandono scolastico, risulta necessario un intervento volto offrire “un aiuto concreto per favorire il coinvolgimento e il benessere degli studenti”. “In una fase segnata da crescenti disuguaglianze e povertà educativa, la scuola deve essere molto più di un luogo di apprendimento: ma presidio di inclusione e giustizia sociale – dichiara don Francesco Preite, Presidente nazionale dell’associazione – Ci impegniamo ogni giorno per non lasciare indietro nessun ragazzo”. “Seguendo il sistema preventivo di don Bosco, sosteniamo i più fragili affinché possano sviluppare le proprie potenzialità e costruire, attraverso l’educazione, un futuro dignitoso”. Con circa 2mila beneficiari per i progetti in corso, l’associazione cerca di “rispondere in maniera efficace e innovativa ai bisogni educativi dei minori e delle loro famiglie”. Un esempio sono i progetti Scuola libera tutti e Vicini di banco che promuovono l’inclusione e in 10 città italiane offrono sostegno e ascolto ai giovani, favorendo la cooperazione tra scuola e famiglie, combattendo la povertà educativa. “I numeri raccontano una storia di speranza e futuro: 200 ragazzi hanno migliorato competenze cognitive, relazionali e motivazionali; 40 hanno ripreso un percorso scolastico dopo l’abbandono; decine di famiglie sono state coinvolte attivamente nel percorso educativo dei figli”.