Tutelare sempre più l’infanzia e l’adolescenza. E’ quanto Unicef Italia al governo presentando oggi il nuovo Monitoraggio 2025 “Le cose da fare: Agenda Unicef 2022–2027 per l’infanzia e l’adolescenza”. Il documento punta l’attenzione sulle cose da fare per il prossimo triennio in vista della ripresa dei lavori parlamentari. Il presidente Unicef Italia Nicola Graziano sottolinea in una nota: “è un invito a non abbassare la guardia, ad agire con consapevolezza e responsabilità, per trasformare l’agenda ‘Le cose da fare’ in un piano di azione reale e condiviso per migliorare il presente e il futuro di bambini e adolescenti in Italia”. Giunto alla terza edizione, il documento dell’Unicef fornisce al Governo e al Parlamento italiano analisi e proposte sulla situazione dei bambini e degli adolescenti in Italia, sulla base di indicatori e dati derivanti da fonti pubbliche (in particolare Istat), con riferimento a quattro aree prioritarie: Cambiamento climatico, Educazione di qualità, Non discriminazione, Salute mentale e benessere psicosociale. Secondo gli ultimi dati Istat, in Italia il 67,9% dei giovani tra i 14 e i 19 anni si è dichiarato preoccupato per i cambiamenti climatici. Riguardo invece alla povertà minorile, Unicef denuncia che in Italia nel 2023 erano 1.295.000 i minorenni in povertà assoluta, in crescita rispetto al 2022 (1.269.000). Le famiglie in povertà assoluta in cui sono presenti minorenni sono quasi 748mila, con un’incidenza pari al 12,4%. Disabilità e le barriere architettoniche, la lentezza negli adeguamenti infrastrutturali penalizza gravemente l’inclusione scolastica a causa delle barriere architettoniche. Per quanto riguarda il miglioramento del tasso di Neet è positivo, ma l’Italia resta sopra la media europea, con forti divari territoriali e di genere. Il Monitoraggio Unicef rappresenta uno strumento fondamentale per verificare il grado di attuazione degli impegni assunti in materia di diritti dell’infanzia.