“La problematica che affligge il sistema di prenotazione degli appuntamenti per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno presso le Questure ha raggiunto un livello di criticità inaccettabile”. È quanto scrive Paolo Ragusa, presidente nazionale dell’Associazione Lavoratori Stranieri del Movimento Cristiano Lavoratori (Als Mcl) in una lettera indirizzata al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “L’attuale sistema – scrive Ragusa nella lettera –, gestito in maniera non uniforme sul territorio dello Stato, crea ritardi insostenibili e disagi enormi per migliaia di cittadini stranieri, con pesanti ripercussioni sulla loro vita quotidiana, lavorativa e personale. La difficoltà, se non l’impossibilità, di ottenere un appuntamento in tempi ragionevoli non solo viola i principi di buona amministrazione e tempestività, ma genera anche un clima di incertezza e frustrazione. Ciò che rende la situazione ancora più urgente è il fatto che la magistratura si stia già pronunciando su queste inefficienze, con le prime sentenze che riconoscono i disservizi e i danni causati da questo sistema”. Nella lettera, Ragusa propone anche una possibile soluzione, non solo efficace, ma basata su risorse già esistenti: “La collaborazione con le associazioni di rappresentanza dei lavoratori stranieri a carattere nazionale, che lavorano quotidianamente al fianco dei migranti e hanno la professionalità e l’esperienza necessarie per supportare le Questure nella gestione delle pratiche e, in particolare, nella cruciale fase della prenotazione degli appuntamenti e nella gestione degli stessi. Affidare a questi Enti il compito di assistere i cittadini stranieri non solo alleggerirebbe il carico di lavoro degli uffici, ma garantirebbe anche un processo più efficiente, trasparente e umano”. Il presidente generale di Mcl, Alfonso Luzzi, ha condiviso l’iniziativa da parte di Als – ente di servizio del Movimento Cristiano Lavoratori – di scrivere al Ministro Piantedosi in merito a un tema così delicato e la proposta presentata. “Sarebbe – ha commentato Luzzi – un passo concreto per riorganizzare un sistema obsoleto, dimostrando la volontà del Ministero di agire in modo proattivo per superare un problema che incide profondamente sulla dignità e sui diritti delle persone”.