Sant’Antonio da Padova: mons. Parisi (Lamezia Terme), “ha fatto della predilezione per i poveri il senso della sua vita”

“Antonio da Padova è il Santo che ha fatto della predilezione per i poveri e i sofferenti il senso della sua vita, tanto da divenirne il patrono. Antonio ci ricorda che la grandezza dell’umanità si manifesta in particolare nel prendersi cura degli ultimi, dei poveri e dei sofferenti”. Lo ha detto il vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi, durante la celebrazione nel giorno della solennità di S. Antonio da Padova, giornata in cui come da tradizione si rinnova l’omaggio delle Forze dell’Ordine al Santo. Partendo dalla liturgia della parola, il vescovo si è soffermato sulla sapienza come “quella forza che permette all’uomo di andare oltre sé stesso e di cogliere un Mistero più grande di cui fa parte. La sapienza ricorda all’uomo la sua vera natura, gli ricorda il suo limite costitutivo. La sapienza non disprezza l’intelligenza umana ma rende l’uomo capace di raggiungere ciò che umanamente non potrebbe raggiungere, lo rende “capax Dei”, capace di accogliere il mistero di Dio”.  Per mons. Parisi “siamo chiamati a fare della nostra sapienza non il punto di arrivo, ma il trampolino di lancio verso un mistero più grande, quello dell’Amore di Dio, che siamo chiamati a manifestare nella nostra vita. Questo è il metro di misura del nostro essere cristiani e del nostro essere cittadini maturi e corresponsabili nella vita della società, soprattutto se credenti”. “Chiediamo a S. Antonio di Padova – ha concluso Parisi – di avere un cuore aperto e docile per saper governare e la forza di realizzare il bene secondo la verità nella carità”.
All’inizio della celebrazione, concelebrata dai frati minori cappuccini del Santuario, il vescovo ha espresso parole di ringraziamento alle Forze dell’Ordine, alle associazioni di volontariato, agli ospiti e agli operatori della casa Tamburrelli.

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